Abstract

Uno dei “Five Domains” creati nel 1994 dal Prof. David Mellor e dalla Dott.ssa Cam Reid individua nella salute la base per il benessere animale. In Israele, nella maggior parte delle aziende, sono già disponibili nuovi sensori e software di gestione che forniscono una grande quantità di dati giornalieri online. Il veterinario e l’allevatore dovrebbero essere adeguatamente formati per prendere le giuste decisioni sulla base di questi dati. Oggi i veterinari professionisti e i manager degli allevamenti non hanno risorse sufficienti per gestire tutti i dati cumulativi e il crescente aumento delle dimensioni delle aziende. Tutte le attività svolte all’interno dell’azienda da latte sono, in definitiva, concentrate verso la produzione di latte. I veterinari e gli allevatori, oltre al loro lavoro di routine, devono agire ed impegnarsi attivamente in aree sempre più importanti come il benessere animale e la salute pubblica. Le attuali pratiche cliniche veterinarie devono essere riviste. Inoltre, diventa necessario far fronte ai cambiamenti negli obiettivi professionali, economici e di opinione pubblica dei nuovi allevamenti da latte, incorporando ed implementando tecnologie avanzate; riorganizzare le priorità e le procedure dei compiti e potenziare le capacità manageriali di tutti i partner portando allo sviluppo di un nuovo modello di lavoro.

Parole chiave: salute della mammella nella bovina da latte; benessere; Medico veterinario.

Cure veterinarie e benessere animale negli allevamenti da latte

Il mantenimento della salute della mandria è una delle componenti critiche del benessere animale (1). Il medico veterinario che si occupa di essa deve lavorare di concerto con il manager dell’azienda per determinare gli ambiti di responsabilità ed il grado di coinvolgimento di ciascuna parte nell’attuazione di un piano di lavoro congiunto (Tabella 1). Il piano dovrebbe avere come obiettivi il mantenimento della salute ed il benessere della mandria, garantendo al contempo la sussistenza economica all’allevatore (2).

Tabella 1. Aree di pratica attuali e grado di coinvolgimento dei manager dell’azienda e del medico veterinario presente.

La compromissione del benessere animale può essere attenuata grazie ad una diagnosi precoce della malattia, seguita da raccomandazioni sul trattamento più appropriato (3). Il monitoraggio quotidiano della produzione di latte, il tasso di mortalità nei vitelli neonati, la presenza anormale di zoppia e l’aumento o l’incontrollato abbattimento richiedono la vigilanza da parte del medico veterinario. Il manager dell’allevamento deve informare il medico anche su altri avvenimenti, come aborti, mortalità in assenza di cause evidenti, bassi indici di qualità del latte e su qualsiasi altro evento ritenuto “anomalo” riscontrato in allevamento. In casi urgenti, come in presenza di una lesione fisica (ad es. frattura, ferita) o in corso di un’epidemia da malattie infettive o in caso di avvelenamento, è richiesto un intervento immediato del medico che va al di là del piano di lavoro di routine concordato dalle parti interessate (4) (Diagramma di flusso 1). Sulla base dell’esperienza maturata in Israele e nel resto del Mondo, un focolaio di malattia all’interno delle grandi mandrie da latte (oltre le 500 vacche) è più deleterio e duraturo rispetto a quanto succede nelle mandrie di dimensioni più piccole (fino a 100 vacche) (5). Recentemente in Israele, nei grandi allevamenti da latte infettati da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) si è osservata una morbilità diffusa in molti animali (oltre il 20% di tutte le vacche), un’epidemia di lunga durata (oltre due anni) e un aumento incontrollato del tasso di abbattimento (fino al 25% delle vacche) (6). Si raccomanda pertanto a tutti gli allevamenti (specialmente a quelli di grandi dimensioni) di formulare, in accordo con il professionista veterinario, procedure di lavoro precise e univoche per una rapida diagnosi, un rapido trattamento e un monitoraggio della morbilità in allevamento (7). Tali procedure dovrebbero essere messe in atto in modo univoco e rigoroso durante tutto l’anno e dovrebbero includere protocolli scritti di trattamento, campionamento, vaccinazioni e feedback regolari sull’efficacia e sulla validità dei protocolli di trattamento medico applicati per la mandria (8). I più avanzati sistemi al mondo di raccolta dati ed i software di gestione della mandria sono stati adottati nella maggior parte delle aziende da latte israeliane (9,10). Il medico veterinario curante deve avere familiarità con i dati raccolti ed utilizzarli regolarmente. L’analisi dei risultati anomali è una parte essenziale ed inseparabile della routine settimanale del professionista e non dovrebbe essere trascurata (11, 12).

Diagramma di flusso N. 1: Protocollo di lavoro secondo il modello veterinario esistente in Israele.

Un monitoraggio accurato dell’efficacia dei protocolli di trattamento adottati è vitale per mantenere la mandria in salute. In caso di cambiamenti nelle performance dell’allevamento, i protocolli di trattamento devono essere documentati e rivisti. Identificare e diagnosticare i fattori di rischio, ponendo particolare enfasi sulla prevenzione, è sia efficiente dal punto di vista economico sia la migliore pratica dal punto di vista della medicina veterinaria (13). Inoltre, anche l’attuazione di protocolli di vaccinazione per ciascun allevamento è un utile strumento di prevenzione per combattere alcune malattie, ed il rapporto costo/beneficio dovrebbe essere riconsiderato di volta in volta. Negli ultimi anni in Israele e nel resto del mondo si è diffuso sempre di più l’impiego dei test sul latte (ELISA, rtPCR) per la diagnosi precoce di cause di malattia, anche prima della comparsa dei segni clinici in allevamento (13). La diagnosi precoce di paratubercolosi (15), diarrea virale bovina (BVD) (16), virus della leucosi bovina (BLV) (17) e leptospirosi (18) sui campioni di latte previene la diffusione della patologia all’interno della mandria, contribuendo a mantenerla più sana. Per individuare la presenza di tali patologie vengono prelevati campioni di latte (record mensili del latte, latte di massa, singole vacche). In questo modo non vi è più la necessità di legare e contenere l’animale, di attendere la visita del medico veterinario e di prelevare campioni di sangue non necessari, e quindi si adotta un approccio molto più umano e meno invasivo verso l’animale (14). Il test di gravidanza sul latte (28 giorni o 42 giorni dall’inseminazione) è un ottimo strumento diagnostico per la rilevazione di vacche non gravide (sensibilità 98% e specificità 94.4%) (19, 20). Questo test riduce la necessità di legare la vacca e di effettuare una palpazione rettale invasiva di tutti gli animali della mandria (19). La combinazione di un test di gravidanza sul latte con il trattamento mirato da parte del medico veterinario delle sole vacche non gravide, promuove buoni indici di fertilità così come il benessere animale. Un test di gravidanza manuale prematuro può indurre mortalità embrionale, quindi questo spinge il medico ad eseguire il test soltanto intorno al giorno 55 di gravidanza (19). Vale la pena passare a strumentazioni alternative, più avanzate, efficienti e convenienti sia per l’allevatore che per il bestiame. Il veterinario dovrà impegnarsi principalmente nell’individuazione dei fattori di rischio che possono compromettere la fertilità della vacca o della mandria, concentrandosi sulla somministrazione di un trattamento efficace ed ottimale per combattere l’infertilità nelle vacche. La combinazione di una nuova tecnologia diagnostica capace di promuovere il benessere degli animali con il trattamento messo in atto dal professionista massimizzerà il contributo unico ed esclusivo del professionista stesso nel miglioramento degli indici di fertilità della mandria e del benessere animale (21).

Gli allevatori di bovini da latte ed i veterinari sono pronti ai cambiamenti futuri?

Nell’ultimo decennio, nel mondo occidentale ed in Israele, è emerso un calo del numero degli allevamenti da latte unitamente ad un aumento, e persino ad un raddoppio, del numero dei capi bovini per mandria. Si prevede che i piccoli allevamenti da latte in Israele avranno una media di 250 vacche per mandria, mentre i grandi allevamenti avranno una media di circa 700 vacche da latte, a condizione che venga mantenuto il regime delle quote latte (21, 22). I nuovi mega allevamenti israeliani sono pronti per le imminenti sfide in materia di salute e sicurezza? Aggiornamenti, nuovi sensori e software di gestione sono già disponibili nella maggior parte delle aziende presenti in Israele e ci forniscono una grande quantità di dati giornalieri online. Il veterinario e il manager dell’allevamento sono adeguatamente formati per prendere le decisioni giuste sulla base dei risultati di questi dati? I veterinari oggi hanno il tempo e la capacità di gestire tutti i dati cumulativi? Con tutti i dati e con l’aumento delle dimensioni delle aziende da latte, le parti interessate israeliane saranno preparate per le sfide imminenti? Una previsione di questa realtà in cambiamento suggerisce l’orientamento verso un nuovo ruolo del veterinario d’allevamento e del metodo di lavoro nelle aziende che producono alimenti di origine animale. Oggi, la maggior parte degli allevatori vede i veterinari che si prendono cura degli animali malati. Ma, dal punto di vista veterinario, si sta ancora facendo poco per creare degli “Herd Health Management Programs” (HHMP) personalizzati per l’allevamento. I veterinari aziendali devono ampliare il loro coinvolgimento nella profilassi e nella gestione pianificata dell’allevamento al fine di ridurre i rischi per la salute e di massimizzare la produzione (23, 24). Porre l’attenzione principalmente sui HHMP a scopo preventivo dovrebbe includere: fornire un trattamento ottimale per gli animali malati, migliorare la fertilità ed il benessere degli animali, allungare i tassi di sopravvivenza delle vacche e migliorare la situazione economica dell’allevatore (24). La pratica veterinaria di routine adottata in Israele non è cambiata negli ultimi decenni. È giunto il momento di adeguarsi ai cambiamenti da tutti i punti di vista dei diretti interessati del settore. Scegliere un percorso di avanzamento nelle referenze professionali, come è stato effettuato nella medicina umana, è un approccio per riuscire ad affrontare la trasformazione di questo settore (25). Crescenti specializzazioni come epidemiologia, riproduzione, economia, neonatologia, medicina della mammella, benessere animale, medicina e salute pubblica, ecc. possono aiutare a far progredire gli HHMP (23). Ogni praticante inizia il suo residency dopo diversi anni di tirocinio clinico. Al termine di questo residency e dopo aver superato esami esterni, verranno riconosciuti dagli organi di governo come referenti nel loro campo di specializzazione, saranno in grado di fornire soluzioni professionali di alto livello, uniche per il loro status professionale (26). Il lavoro del medico veterinario oggi richiede un riesame. Le procedure tecniche dispendiose in termini di tempo eseguite da professionisti, come test di gravidanza manuali o ecografici, pareggiamento degli zoccoli, vaccinazioni e decornazione, devono essere eliminate. Un tecnico o un allevatore possono essere addestrati in breve tempo ad eseguire tali procedure e non esiste il bisogno professionale o etico per un professionista di continuare ad eseguirle (27). Il veterinario dovrebbe concentrarsi sull’avanzamento della sua specializzazione. La pratica di gruppo è un modello proposto: il gruppo comprende tre livelli di conoscenza ed esperienza professionale – specialisti veterinari, residency veterinario e soggetti che sono all’inizio della loro carriera professionale (28). Questa combinazione di servizi dovrebbe ampliare e migliorare le capacità professionali di tutti i membri del gruppo e fornire le soluzioni su misura richieste da ogni manager d’azienda e per ogni evento eccezionale. Verrà stabilito un percorso di avanzamento e qualificazione per ciascun praticante del gruppo e la natura del lavoro da lui svolto, la sua posizione all’interno del gruppo, lo stipendio e il ritmo di avanzamento professionale saranno determinati di conseguenza. Nella situazione attuale, il medico svolge lo stesso lavoro che svolgeva all’inizio della sua carriera professionale. È la ricetta perfetta contro il burnout, l’atrofia professionale e la compromissione delle capacità fisiche e della salute del veterinario. Il rimanere nella situazione attuale può portare ad un calo della qualità del servizio fornito (29). Prima di mettere in atto qualsiasi nuovo piano, è essenziale condurre uno studio preliminare professionale ed economico del modello proposto e verificare il suo adattamento alle condizioni del settore lattiero-caseario (23, 30). I costi necessari devono essere ponderati rispetto ai benefici previsti sia per l’allevatore che per il praticante veterinario. L’adeguarsi ai nuovi requisiti da parte dei soggetti interessati garantirà lo status professionale del medico veterinario come figura di spicco all’interno del nuovo sistema (Diagramma di flusso n. 2). Il professionista della squadra dovrebbe essere a conoscenza del suo status e delle fasi del percorso di avanzamento professionale e di incentivazione da parte del datore di lavoro. Ogni passo garantirà che la sua istruzione e la sua esperienza si amplino parallelamente ai benefici finanziari e alla promozione. I gradi di stipendio all’interno del gruppo di professionisti verranno stabiliti in base alla posizione professionale. Ai nuovi manager delle aziende verrà richiesto di ampliare la loro formazione in altri campi, come l’economia, la nutrizione, il marketing, la ricerca e il benessere animale. Ancora più importante, saranno tenuti a gestire un’attività finanziaria che includa sia dipendenti che animali. Una corretta amministrazione economica è il punto chiave per il successo e tale rimarrà nel futuro più impegnativo (31). Il manager, in particolare negli allevamenti grandi e di tipo intensivo, avrà bisogno dell’aiuto di una varietà di esperti, di specialisti veterinari e di altri consulenti in un’ampia gamma di discipline.

L’importanza di un’adeguata mungitura. Mantenere in salute la mammella ed il benessere delle vacche. 

Tutte le attività svolte all’interno di un’azienda da latte sono in definitiva concentrate verso la sua produzione. Il latte dovrebbe essere raccolto da vacche sane con il minimo livello di stress per il loro benessere al momento della mungitura (14). L’assenza di dolore, la prevenzione della mastite ed il mantenimento del benessere delle vacche da latte possono essere raggiunti mantenendo l’attrezzatura di mungitura pulita come alleata di una mungitura igienica. La chiave per un latte di qualità è una corretta routine di mungitura (32, 33). Il medico curante, in qualità di professionista leader nella prevenzione delle malattie dell’allevamento, insieme al manager dell’azienda da latte, deve essere in grado di garantire un’adeguata mungitura e una corretta manutenzione della sala di mungitura (14, 32). Per individuare irregolarità nella routine di mungitura, si raccomandava che l’operatore sanitario visitasse l’allevamento da latte durante la mungitura e al momento della manutenzione ordinaria che viene effettuata prima e dopo la mungitura stessa (pulizia, risciacquo, disinfezione) (32, 34). Pratiche di mungitura scorrette o non igieniche potrebbero scatenare mastiti che compromettono la salute e il benessere delle bovine vista la ripetitività della routine di mungitura (da due a tre volte al giorno) in Israele (33, 35). È responsabilità del manager (o del supervisore per suo conto) ispezionare la sala di mungitura e le relative attrezzature almeno una volta all’anno ed ottenere un’approvazione scritta del corretto funzionamento della sala di mungitura (“IDB Milk Code”) (36). Il professionista veterinario dovrebbe incoraggiare gli allevatori ad effettuare dei test per la mastite, raccogliendo campioni dal latte di massa, ad eseguire valutazioni mensili del latte ed altri test su di esso. La diagnosi precoce come misura preventiva può migliorare la salute, il benessere e la produttività della vacca da latte. Un’organizzazione professionale di supporto per le parti del settore interessate, compresi i servizi di laboratorio, è essenziale per una corretta gestione e per la riduzione del rischio di malattia (14).

Diagramma di flusso N. 2: Nuova proposta per l’organizzazione e il funzionamento di un gruppo di lavoro di veterinari (pratica di gruppo).

Come incentivare il benessere animale attraverso la salute della mammella. 

L’allevatore ed il medico veterinario curante dovrebbero mettere nero su bianco procedure di lavoro in grado di fronteggiare, in modo chiaro ed esplicito, i problemi e che tengano conto dell’età della vacca e del suo stadio nella produzione di latte. Con questo lavoro, possono ottenere un miglioramento della salute delle mammelle e del benessere delle vacche. Occorre fare molta attenzione per riuscire a garantire che gli animali siano in buone condizioni fisiche, che vivano in condizioni ambientali adeguate, senza provare dolore, paura o sofferenza (37). Un Animal Welfare Action gestito in modo appropriato dovrà occuparsi della prevenzione dell’insorgenza di malattie e della cura da parte di professionisti di animali malati o feriti. Uno degli obiettivi principali del programma d’azione è quello di migliorare la percezione del benessere che ha allevatore. Evitare il sovraffollamento, effettuare una corretta manipolazione degli animali e realizzare dei recinti per l’asciutta aiuterà a ridurre lo stress, a migliorare la produzione di latte, a mantenere gli animali in salute e a prevenire dolori o sofferenze inutili. Occorre trovare una soluzione per la formazione dei lavoratori stranieri. Il programma Animal Welfare Action, ben consolidato e pubblicato, ha lo scopo di aumentare la fiducia dei consumatori verso il settore della produzione di latte, promuovendolo come prodotto di alta qualità, sicuro e benefico per la salute.

Conclusione

I trend futuri nel settore lattiero-caseario includono: la diminuzione del numero delle aziende da latte e l’aumento delle dimensioni di altre, cosa che può rappresentare una crescente minaccia nella diffusione di malattie. Tutte queste ed altre derive invitano all’autoanalisi, ad effettuare delle valutazioni e allo sviluppo di concetti nuovi e differenti da parte del servizio veterinario di routine. C’è spazio per introdurre dei cambiamenti? Siamo pronti ad effettuare dei cambiamenti e ad adattarci alla realtà che cambia? Se è così, dobbiamo mettere in atto questi cambiamenti in modo efficiente ed attento, adattandoli alla realtà di Israele o a quella di ovunque si trovi l’azienda da latte.

Oltre al loro lavoro di routine, i professionisti veterinari e gli allevatori devono passare all’azione e prendere parte attivamente ad aree di crescente importanza, come il benessere animale e la salute pubblica. Le pratiche cliniche attuali devono essere rivalutate. Bisogna riesaminare gli obiettivi professionali ed economici dei nuovi allevamenti, incorporare ed adottare tecnologie più avanzate, riorganizzare le priorità e le procedure e migliorare le capacità manageriali di tutti i partner portando allo sviluppo di un nuovo modello di lavoro.

“Non è la specie più forte che sopravvive, né la più intelligente. Quella che sopravvive è quella più adattabile al cambiamento”. Dovremmo seguire questa affermazione di Darwin. Non è possibile mettere in atto simultaneamente cambiamenti radicali, ma riconoscere la necessità di un esame accurato e di un diverso processo di pensiero può mettere in moto lo sviluppo. Ricorda, un viaggio di mille miglia inizia con un singolo passo e ora è giunto il momento di percorrerlo.

 

Review Article

Veterinary Care, Milking Routine and Animal Welfare – Present and Future in the Israeli Dairy Sector

Friedman, S.1 e Honig, H.2*

  1. Israel Dairy Board, Udder Health and Milk Quality, Caesarea Industrial Park, PO Box 3553, 38900.
  2. Department of Animal Welfare, Israel Veterinary service, Beit Dagan, Israele.

Corresponding author: Dr. Hen Honig, Department of Animal Welfare, Israel Veterinary Services, Beit Dagan, Israel. Email: henh@moag.gov.il

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