Ruminantia Mese è lo speciale di Ruminantia dedicato ad articoli di approfondimento relativi all’allevamento dei ruminanti. Si tratta di una sorta di rivista nella rivista in cui, con una cadenza mensile, sono pubblicati articoli di carattere tecnico-scientifico scritti da esperti del settore. Gli articoli sono suddivisi in sei sezioni: editoriale, genetica, sanità, ambiente e management, nutrizione ed economia.

Con questa raccolta, andremo a scoprire quali sono stati gli argomenti trattati nella sezione Economia nel corso del 2014.

Il futuro imminente ed un Piano di Budget – Dicembre 2014

E’ consistente la preoccupazione per ciò che il mercato del latte ci riserverà nei prossimi mesi.  L’effetto combinato di prezzi bassi di vendita del latte prodotto – già in essere – e   regime delle quote-latte, che ci accompagna da decenni e che fra pochi mesi cesserà di esistere, genera allarme e rischia di essere devastante.  Nel nostro settore sento spesso sospiri di persone che confidano nel fatto che non sia possibile finire così. Molti si aggrappano alla speranza che, alla fine, si riesca a portare a casa la pelle con un colpo di genio o di trasformismo italico.  Come un goal all’ultimo secondo che permetta, se non di vincere, almeno di pareggiare la partita… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Acquistare tori per ECOMERIT – Novembre 2014

L’acquisto del seme dei tori è una delle attività che vengono svolte in azienda che impatta maggiormente sui risultati. I geni che entrano in azienda attraverso chi ci consegna il seme, assomigliano ai mattoni che acquistiamo quando costruiamo l’azienda o la casa. Entrano per restare. Non sono un bene che viene mangiato, digerito ed espulso e … “domani è un altro giorno, si vedrà”. La genetica entra e resta negli anni; anche quando la femmina nata da quella inseminazione avrà finito la sua carriera, una parte dei suoi geni resteranno per lungo tempo e con essi dovremo continuare a confrontarci… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Redditi da energie – Ottobre 2014

La zootecnia da latte vive da sempre il problema derivante dal fatto che il prezzo di vendita del latte è fuori dal controllo dell’azienda stessa. A prescindere da ogni considerazione circa l’equità del prezzo di vendita alla latteria, è un dato di fatto che, salvo il caso isolato di quelle aziende che trasformano nel proprio caseificio il latte prodotto, nessuna azienda che produca latte può operare alcunché per modificarne il prezzo. Ad altri spetterà di operare in tal senso; per il ragionamento che intendo sviluppare ora serve solo affermare che, non potendo in alcun modo utilizzare la leva del prezzo di vendita, l’azienda zootecnica, rimanendo nel proprio core-business, può solo operare sul fronte delle quantità prodotte e sull’efficienza di produzione… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

La selezione per obiettivi economici – Settembre 2014

Nella quasi totalità delle aziende il processo selettivo avviene sostanzialmente nel momento in cui vengono scelti i tori da utilizzare. Sono poche le aziende che sono in grado di sviluppare in modo efficace la selezione anche per via materna. Proviamo pertanto ad approfondire le modalità attraverso cui vengono scelti ed acquistati i riproduttori che ci dovranno permettere il miglioramento genetico. Utilizzando come consueta linea di condotta, la ricerca di tutto ciò che contribuisce positivamente al reddito aziendale, è necessario focalizzare l’attenzione su ciò che produce reddito, su ciò che non produce reddito né perdita e su ciò che produce perdita. Ogni toro, nei suoi dati, ha tutte queste caratteristiche relative. Se cerchiamo titoli o fertilità, avremo un po’ meno latte; se cerchiamo caratteri da latte avremo meno robustezza; se cerchiamo efficienza alimentare avremo meno taglia… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Selezione: costo e benefici – Agosto 2014

Credo di utilizzare un luogo comune dicendo che la selezione della propria mandria è una delle attività più rilevanti e di prospettiva che vi siano in un’azienda di vacche da latte. Si tratta di costruire la base, la “macchina”, su cui baseremo le nostre attività. Il fatto che i risultati delle scelte di oggi si concretizzino in vacche in mungitura tra circa tre anni, complica un po’ le valutazioni sulle scelte da compiere e mette uno spazio di tempo  molto ampio per valutare la qualità di tali scelte. In ogni stalla esistono vacche di cui si è molto soddisfatti e vacche di cui si farebbe volentieri a meno. Spostare l’equilibrio nella direzione di avere una quota maggiore di vacche di cui di cui si è ampiamente soddisfatti è compito della selezione… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Il costo dei farmaci – Luglio 2014

La verifica del costo dei farmaci è uno degli elementi utili a capire le modalità attraverso le quali il titolare di un’azienda o il capostalla raggiungono i propri obiettivi. L’entità in valore assoluto del costo di acquisto dei farmaci in sé, non definisce una possibile graduatoria aziendale. E’ anzitutto utile utilizzare un metro di paragone. Noto che i più, per confrontarsi, accettano di utilizzare il costo totale dei farmaci acquistati nel corso dell’anno rispetto al numero di vacche in lattazione. Se il costo totale, comprensivo di ogni tipo di medicinale acquistato, è stato di 15.000 € ed il numero medio di vacche in lattazione è stato di 100, significa che il costo medio per vacca in latte è stato di 150 €/vacca… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Margine operativo e oneri finanziari – Giugno 2014

Tocca ora affrontare qualche argomento indigesto per chi è intento ad occuparsi di irrigazioni o è alle prese con la difficoltà ad ingravidare le vacche. Per quanto qualche palpebra potrebbe cadere per giustificato motivo, nondimeno è necessario entrare nei dettagli del conto economico. Il conto economico deve essere strutturato in modo da “parlare”. In altre parole, non deve costituire, per quanto utile, la semplice fotografia di una data situazione puntuale (il 31 dicembre) o di un lasso di tempo (gennaio-dicembre). Il conto economico deve essere strutturato in modo da fornire una chiave di lettura dell’attività svolta, dalla quale si devono dedurre scelte operative per il futuro… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Costo del lavoro del titolare – Maggio 2014

Tra i costi aziendali, il costo del lavoro rappresenta normalmente la seconda voce per importanza. Mentre per quanto riguarda il costo del lavoro determinato  dal personale dipendente, salvo la congruità rispetto al volume d’affari dell’azienda non ci sono dubbi circa l’imputazione, merita di essere approfondito l’argomento del lavoro del titolare e, più in generale, del contributo di lavoro della famiglia del titolare. La valutazione e l’imputazione a costo di tali prestazioni,  mentre è chiara  ed evidente a chi studia, è decisamente più delicata nel mondo reale… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Il regime IVA – Aprile 2014

A differenza di ogni altro settore di attività economica, l’azienda agricola ha la possibilità di scegliere il regime IVA cui intende sottostare. Le alternative sono due. La prima possibilità, decisamente poco diffusa in agricoltura, è il regime IVA ordinario. In tale regime, l’IVA incassata sulle fatture emesse o pagata sulle fatture ricevute, non costituisce né un costo né un ricavo; si tratta semplicemente di partite di giro (soldi incassati o versati) che troveranno la loro compensazione nella dichiarazione IVA periodica. Nel caso sia stata versata più IVA di quanta ne sia stata incassata, si potrà chiedere il rimborso ovvero ,utilizzare il credito residuo per scalare le somme da versare all’erario per i contributi dovuti per i dipendenti in forza all’azienda… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Costi ed efficienza dei diversi settori aziendali – Marzo 2014

Nelle valutazione del costo di produzione degli alimenti prodotti in azienda a seconda di come vengono attribuiti ( al costo o al valore o mediati) possono dare margini operativi differenti. L’azienda agricola è, per definizione, una unità produttiva articolata. Come diverse imprese in altri settori economici. Il risultato economico finale, giacché è questo il nostro giudice, è il risultato di tanti risultati parziali ottenuti nei diversi settori di cui si compone l’azienda. Un’industria che produca lavatrici, ad esempio, esaminando i propri risultati non buoni può decidere di sezionare la propria attività in settori e così scoprire che le vendite sono scarse a causa della scarsa durata del prodotto; può scoprire che acquista male le materie prime che gli servono;  può scoprire che tiene in magazzino scorte di materie prime o prodotti finiti eccessive; … può scoprire tante cose… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

Valore della qualità del latte – Febbraio 2014

Il risultato economico di un’azienda è dato dalla forbice che si  genera tra i costi ed i ricavi. Tra questi ultimi è opportuno considerare il ruolo economico della qualità latte. I parametri su cui si basano i diversi sistemi di pagamento possono produrre risultati economici sensibilmente diversi. Mentre la maggior parte dei sistemi  utilizza parametri fissi di qualità ai quali rapportarsi, esistono anche importanti esperienze basate su parametri mensili variabili costituiti dalla media mensile del caseificio. L’impatto della qualità latte sui ricavi totali di un’azienda di vacche da latte può raggiungere anche il 10% dei ricavi dati dalla vendita di latte; per intenderci parliamo di premi di 4 centesimi per litro di latte consegnato… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

I costi dell’alimentazione – Gennaio 2014

Vista la necessità di analizzare i costi di produzione del latte venduto, tanto vale iniziare dalla voce di costo di gran lunga più importante: il costo alimentare. In questa voce vengono raccolti diversi prodotti: foraggi (fieni, paglia alimentare, …), concentrati (mangimi commerciali, materie prime, integratori, latte in polvere) e prodotti alimentari occasionali (lieviti, booster o altri prodotti per il post parto, catturanti per aflatossine, ecc.). I costi alimentari possono superare la metà del totale dei costi di un’azienda. E’ dunque su tale centro di costi che occorre puntare la lente di ingrandimento. E’ necessario chiedersi se stiamo acquistando la giusta tipologia di prodotto, è necessario chiedersi se stiamo acquistando al miglior prezzo reperibile sul mercato, è necessario chiedersi se esistono alternative di prodotto o di fornitore… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!

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