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Il nuovo Terra Madre Salone del Gusto sarà l’edizione della rigenerazione, di un rinnovamento radicale necessario per una reale transizione agroecologica, che – secondo Slow Food – può e deve partire dal cibo migliorando le pratiche agricole, i sistemi di produzione e distribuzione, le diete e le abitudini di consumo, nelle città come nei piccoli borghi. Un’edizione che torna a Torino e in Piemonte con tutte le sue forme, i suoi colori e profumi, le sue voci. Ma anche un evento ibrido, che saprà trarre il meglio dalle passate edizioni e proporrà tantissimi contenuti online, ma anche eventi diffusi, attività, esperienze organizzate dalla rete in Italia e nel mondo, per chi non potrà viaggiare.

Saranno presenti oltre 600 produttori italiani e internazionali protagonisti del mercato, il programma di eventi di degustazione e di riflessione, spazi espositivi che mettono in luce come il cibo possa essere una preziosa occasione di rigenerazione, e oltre 3000 contadini e allevatori, popoli indigeni e cuochi, migranti e giovani attivisti da 150 paesi, pronti a raccontare la propria esperienza.

L’evento si terrà dal 22 al 26 settembre 2022 a Parco Dora, a Torino dove si parlerà  di rigenerazione da molti punti di vista, privilegiando un approccio (eco)sistemico e mettendo a fuoco ciò che è, e ciò che pensiamo debba essere, l’alimentazione.

Qualche esempio: attraverso spazi espositivi, incontri, attività didattiche ci si occuperà di rigenerazione del suolo (agroecologia, orti, prati e lotta alla cementificazione e alle monocolture intensive); delle terre alte (borghi, pascoli, castagneti, mieli, formaggi, turismo); delle città (rapporto con le campagne circostanti, food policies, orti urbani); ma anche delle relazioni (forme di solidarietà legate al cibo, agricoltura sociale, economia di comunità, legalità e dignità del lavoro, ruolo delle donne).

Ci sarà un focus importante sui pilastri dell’attività di Slow Food, in particolare la biodiversità, l’educazione e l’advocacy.

Per tutti i dettagli e consultare il programma delle singole giornate cliccare qui.

Fonte: Slow Food

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