Ruminantia Mese è lo speciale di Ruminantia dedicato ad articoli di approfondimento relativi all’allevamento dei ruminanti. Si tratta di una sorta di rivista nella rivista in cui, con una cadenza mensile, sono pubblicati articoli di carattere tecnico-scientifico scritti da esperti del settore. Gli articoli sono suddivisi in sei sezioni: editoriale, genetica, sanità, ambiente e management, nutrizione ed economia.
Con questa raccolta, andremo a scoprire quali sono stati gli argomenti trattati nella sezione Genetica nel corso del 2014.
Fare miglioramento genetico in azienda con la genomica – Dicembre 2014
Fare progresso genetico implica scegliere soggetti miglioratori che, con la loro superiorità, vadano a costruire il futuro livello genetico dell’azienda. Più alta è la media dei riproduttori selezionati sia maschi che femmine, più alto è il livello di miglioramento genetico atteso nella progenie. Delle quattro vie di selezione in cui è scomponibile il progresso genetico (Figura 1), due sono quelle sulle quali può agire l’allevatore direttamente in azienda e cioè (evidenziate dalla tratteggiatura in rosso):
- la scelta dei padri delle vacche (i tori da usare in azienda);
- la scelta delle madri delle vacche (la scelta della rimonta)… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Cosa serve per definire l’obiettivo di selezione aziendale? – Novembre 2014
In tutto il mondo gli indici di selezione sono lo strumento utilizzato per scegliere i tori. Sono combinazioni lineari di indici genetici singoli sviluppati in funzione di un obiettivo economico-produttivo. Sono lo strumento che permette di scegliere in maniera efficace i tori e le vacche/manze che migliorano i caratteri di interesse… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Scegliere i tori per l’azienda: PFT, TPI o….? – Ottobre 2014
Nella maggioranza delle aziende da latte si fa miglioramento genetico, sia che lo si faccia in modo consapevole, che lo si deleghi ad altri o che lo si lasci decidere al caso. Di fatto, in ogni azienda da latte che si rispetti, è fondamentale fecondare vacche e manze perché contribuiscano con le loro lattazioni alla produzione aziendale. Se si fa FA, questo comporta che si scelgano i tori da utilizzare per le fecondazioni, ma anche chi decide di avere i tori in mezzo alle vacche per dimenticarsi del problema fertilità sceglie i maschi per la riproduzione… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Il trend genetico per la fertilità nelle popolazioni di razza Frisona nel mondo – Settembre 2014
Dal 17 al 22 agosto si è svolto a Vancouver in Canada il 10mo Congresso Mondiale di Genetica Applicata alla Zootecnia. In un simposio dedicato al miglioramento genetico della fertilità delle vacche, Jenny Pryce del Dipartimento dell’ambiente di Melbourne (Australia) ha presentato i risultati di un’indagine condotta dalla Federazione Mondiale della Holstein. Quello che ne emerge è un quadro dell’andamento della fertilità nel tempo nelle popolazioni Holstein dei diversi Paesi. In quattro Paesi su sedici si è riusciti ad invertire il trend fenotipico ed in sei il livello genetico per la fertilità si può dire abbia ricominciato a migliorare… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Quanto valgono economicamente la qualità del latte e la longevità? – Agosto 2014
Un nuovo indice, pubblicato nei Paesi Bassi lo scorso aprile, aiuta a quantificare il reale peso economico della longevità nella vita produttiva delle figlie di un toro. L’obiettivo dell’indice, combinando le informazioni sugli indici produttivi con quelle degli indici per la longevità, è quello di calcolare la resa economica in carriera delle figlie di un toro. L’indice è stato calcolato per latte, grasso e proteina kg. Sul totale di latte, grasso e proteina kg prodotti in carriera stimato per ogni toro vengono poi applicati i valori economici utilizzati nella parte produttiva dell’indice olandese (INET), e più precisamente: -0,3 euro per il latte, 2,2 euro per il grasso kg e 5 euro per la proteina… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Nuovi fenotipi per la selezione: BHBA – Luglio 2014
E’ da qualche tempo che in Lombardia è possibile richiedere di far quantificare il Betaidrossibutirrato (BHBA), sugli stessi campioni di latte prelevati durante il controllo. L’analisi è uno dei nuovi servizi a pagamento offerti dall’ARAL. Questo permette agli allevatori di monitorare il livello di BHBA in circolo nei soggetti che all’inizio della lattazione entrano in una fase di bilancio energetico negativo e sono a rischio di chetosi. La chetosi si verifica quando il tasso di mobilizzazione del grasso di riserva è troppo elevato ed il fegato, non riuscendo ad ossidare i grassi in energia, li trasforma in corpi chetonici che si accumulano nel sangue… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Oltre l’indice genomico: i molteplici usi dei genotipi – Giugno 2014
Qualche settimana fa si sono svolti a Berlino l’incontro annuale di Interbull, l’organismo che calcola gli indici interazionali, e quello biennale di ICAR, l’organismo che si occupa di definire gli standard di registrazione dei dati relativi alle produzioni animali. In una delle tante interessenti sessioni tecniche si è parlato, fra le altre cose, dei diversi utilizzi che si possono fare dei genotipi, oltre a quello del calcolo degli indici genomici… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
L’effetto degli aplotipi della Caseina sulla caseificazione – Maggio 2014
Nella selezione delle bovine da latte in Italia l’attitudine casearia del latte prodotto ha una importanza decisamente elevata, considerata la quota di prodotto che viene destinata alla trasformazione. La razza Bruna prima e, più di recente, anche la Frisona hanno cercato di sviluppare nuovi strumenti per la selezione delle rispettive razze per l’attitudine casearia. L’Anafi, in particolare, dal dicembre 2013, pubblica un indice per la trasformazione casearia (ITC) che ha come obiettivo quello di aiutare gli allevatori a scegliere i tori da utilizzare in azienda per migliorare le caratteristiche qualitative del latte per la trasformazione… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
TORI “IMMUNITY +”: strategia commerciale o vantaggio effettivo? – Aprile 2014
Dal dicembre 2012 sono in commercio riproduttori identificati come “IMMUNITY +” che si dice diano alle figlie più resistenza alle maggiori patologie dell’allevamento da latte. E’ solo l’ennesima trovata commerciale o il vantaggio è effettivo? Studiando un po’ la bibliografia, questo prodotto è il risultato del lavoro di ricerca sviluppato negli ultimi dieci anni dall’Università di Guelph. Semex Canada ha contribuito al lavoro della professoressa Bonnie Mallard, docente di Immunogenetica presso il Dipartimento di Biopatologia, e il risultaro di questo grosso lavoro è oggi questo bollino per i tori “Immunity +”… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
I dati di mascalcia possono contribuire alla selezione – Marzo 2014
Gli indici genetici sono ottimi strumenti per costruire nel tempo la mandria ideale, ma posso essere ulteriormente migliorati nella loro efficacia su alcuni fronti, attraverso l’utilizzo per la valutazione genetica di nuove informazioni. Uno dei caratteri di cui si discute molto in tutto il mondo sono le patologie podali. In tutte le stalle si spendono risorse umane ed economiche per curare i piedi ,e questo ha sicuramente un impatto economico sulla gestione dell’azienda. C’è chi fa da sè, e chi chiama il maniscalco o il podologo… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Cosa significano davvero le differenze fra indici morfologici? – Febbraio 2014
Ogni indice genetico ha una sua scala di espressione e spesso, questa scala, è definita in base a delle variabili standardizzate che non aiutano a capire immediatamente che cosa aspettarsi a livello fenotipico dalle figlie dei tori. In Italia, fatta eccezione per i caratteri produttivi, cioè latte, grasso, proteina kg e percentuale, che sono espressi sulla scala originale del carattere (kg o percentuali), tutti gli altri indici vengono espressi su una scala standardizzata… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
Rivoluzioni genomiche – Gennaio 2014
Per la genetica della selezione da latte la genomica è ormai divenuta la protagonista assoluta ed immancabile delle strategie di miglioramento genetico, non solo delle razze, ma anche delle aziende. A circa 5 anni dalla sua comparsa sulla scena è possibile individuare tre ambiti nei quali si può affermare, senza ombra di dubbio, che la genomica ha portato a delle rivoluzioni sostanziali… Clicca qui per continuare a leggere l’articolo!
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