Il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”) – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, quotato sul segmento STAR di Borsa Italiana – riunitosi in data odierna, sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha approvato i risultati al 31 marzo 2022.

La Società ha registrato un fatturato pari a 71,3 milioni di Euro nel primo trimestre 2022, contro i 67,5 milioni di Euro dello stesso periodo dell’esercizio 2021, con una crescita del +5,8% anno su anno.

Il margine operativo lordo (EBITDA), al 31 marzo 2022, si attesta a 6,3 milioni di Euro, in diminuzione dell’8,1%, rispetto al dato registrato nel primo trimestre dello scorso anno, pari a 6,9 milioni di Euro. L’EBITDA margin pari al 8,9%, risulta in diminuzione rispetto all’EBITDA margin riportato nel primo trimestre del 2021.

Il risultato operativo (EBIT), nel primo trimestre 2022, è pari a 2,5 milioni di Euro, rispetto ai 2,9 milioni di Euro, registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente.

CLI registra, quale risultato ante imposte2,1 milioni di Euro, rispetto ai 2,5 milioni di Euro del primo trimestre dello scorso esercizio.

L’utile netto risulta pari a 1,5 milioni di Euro, con un margine del 2,1%, rispetto al 2,6%, riportato nel primo trimestre del 2021.

La diminuzione dei margini è attribuibile al drastico incremento di tutte le componenti di costo della produzione, che la Società ha tempestivamente ribaltato sui propri clienti nel rispetto dei termini contrattuali di preavviso. Tali termini hanno consentito alla Società di ottenere la totalità di applicazione dei nuovi listini solo alla fine del trimestre. Di conseguenza, a decorrere dal secondo trimestre 2022, la Società ha recuperato totalmente i maggiori costi di cui si è dovuta far carico a causa dei diffusi aumenti di materie prime, energia e altri costi di produzione.

La posizione finanziaria netta che, prima dell’applicazione del principio contabile IFRS16, risulta pari a -66,1 milioni di Euro, rispetto a -42,2 milioni di Euro di fine esercizio 2021.

Includendo gli effetti IFRS 16, principalmente legati al contratto di affitto di ramo d’azienda Milk&Dairy sottoscritto con Newlat Food S.p.A., la posizione finanziaria netta della società è passata da – 52,6 milioni di Euro al 31 dicembre 2021 a – 75,1 milioni di Euro al 31 marzo 2022.

Ricavi per business unit

I ricavi relativi al segmento Milk Products risultano essere in aumento per effetto di un incremento dei prezzi medi di vendita legati all’incremento del costo medio di acquisto del latte.

I ricavi relativi al segmento Dairy Products risultano essere in aumento come conseguenza di un incremento dei volumi di vendita e del prezzo medio di vendita.

 I ricavi relativi al segmento Altri prodotti risultano essere in linea rispetto allo stesso periodo del precendente esercizio.

Ricavi per canali distributivi

I ricavi relativi al canale Grande Distribuzione Organizzata aumentano principalmente per effetto di un incremento del prezzo medio di vendita ed incremento dei volumi di vendita.

I ricavi relativi al canale B2B partners sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

 I ricavi relativi al canale Normal trade aumentano principalmente per effetto di un incremento del prezzo medio di vendita.

I ricavi relativi al canale Private label sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi relativi al canale Food services sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

Ricavi per area geografica

I ricavi relativi all’Italia aumentano principalmente per effetto di un incremento del prezzo medio di vendita e dei volumi di vendita.

I ricavi relativi alla Germania sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi relativi agli Altri Paesi aumentano principalmente per effetto di un incremento del prezzo medio di vendita.

Fonte: Centrale del Latte d’Italia