Il sistema di valutazione del benessere negli allevamenti della capra da latte ha iniziato a prendere forma nel 2016 all’interno del progetto Ruminant Welfare, voluto dal Ministero della Salute, che ha affidato al Centro di Referenza del benessere animale (CReNBA) il compito di predisporre un sistema di valutazione del benessere analogo a quello del bovino anche per gli altri ruminanti (bufalo, ovini e caprini), per la linea vacca vitello e per il bovino da carne.

La valutazione del benessere è strutturata nelle seguenti aree di osservazione: biosicurezza, management aziendale e personale, strutture ed attrezzature, animal based mesures (ABMs) e grandi rischi e sistemi di allarme.

Ogni area prevede una serie di elementi di verifica o items per i quali il valutatore esprimerà un giudizio di condizioni insufficienti, accettabili o ottimali, attenendosi ai parametri di valutazione spiegati nei corsi di formazione dedicati e nel manuale di valutazione. La biosicurezza comprende 15 items, l’area di management aziendale e personale 11, strutture ed attrezzature 13, ABMs 12 e grandi rischi e sistemi di allarme 7.

Il sistema è stato già descritto nella relazione sulla valutazione del benessere e della biosicurezza degli ovini da latte; quindi, nel corso della mia breve relazione mi soffermerò sui primi risultati dell’applicazione della check list negli allevamenti di capre da latte e parlerò dello sviluppo del sistema di valutazione all’interno di Classyfarm.

Dal 2016 ad oggi sono state effettuate 118 valutazioni in un totale di 96 allevamenti, di cui 52 intensivi, 34 semi-intensivi e 10 semi-estensivi. Queste valutazioni sono state fatte principalmente nell’ambito di progetti di ricerca nazionali o in base a particolari esigenze territoriali.

Queste prime valutazioni hanno messo in evidenza che il 62% delle aziende ha un livello insufficiente nell’area della biosicurezza, il 30% si trova in una situazione accettabile e l’8% in una ottimale. Gli item che hanno avuto il maggior numero di valutazione negativa sono stati quelli relativi alla presenza di altre specie animali in azienda, con contatto diretto o indiretto con gli animali allevati. Anche l’acquisto frequente di animali è una criticità dell’allevamento caprino, dove spesso vengono acquistati periodicamente soggetti maschi da usare per la rimonta, come pure l’assenza di messa in atto di quarantena quando si introducono nuovi capi in azienda. Spesso l’allevatore non è a conoscenza delle principali malattie che possono avere un impatto sul benessere delle capre (Artrite encefalite, Paratubercolosi e Linfoadenite caseosa) e ciò lo porta a non mette in atto piani di controllo nei loro confronti; infine anche le attività di analisi per monitoraggio sanitario non sono molto frequenti.

Per quanto riguarda il punteggio complessivo del benessere animale, il 22% delle aziende ha avuto una valutazione insufficiente, il 62% delle aziende una valutazione accettabile e il 16% ottimale.

Tra le più frequenti criticità nell’area del management aziendale si evidenzia la formazione degli addetti, spesso inferiore al requisito richiesto di almeno 7 anni di esperienza, talvolta dovuto alla recente nascita dell’attività allevatoriale che caratterizza questo settore. Non sempre gli animali vengono correntemente gestiti in base a gruppi di produzione e/o fascia di età ed anche la razione alimentare non risulta essere adeguatamente calcolata. In questa area anche l’item relativo alle operazioni di mungitura ha riscontrato delle modalità insufficienti nel 27% degli allevamenti valutati (vedi tabella 1).

Nell’area di valutazione delle strutture ed attrezzature le carenze maggiori si rilevano nell’area destinata al decubito delle capre adulte, spesso inferiore a 1,5 m2/ capo e nel numero di abbeveratoi (< a 1/20 animali).

In più del 50% degli allevamenti non è né presente e non è nemmeno individuato un box specifico dedicato all’infermeria (vedi tabella 2).

I parametri misurabili sull’animale hanno la finalità di individuare uno stato di disagio fisico e psichico verificabili direttamente sull’animale (es. presenza di ascessi) oppure indirettamente, mediante la raccolta di dati disponibili in azienda (es. mortalità). La mortalità delle capre adulte e dei capretti, la presenza di ascessi da linfoadenite caseosa, la prevalenza di unghioni deformi sono gli item a cui con maggior frequenza è stato assegnato un giudizio insufficiente (vedi tabella 3).

Non ci sono osservazioni di rilievo in merito all’area di valutazione dei grandi rischi e dei sistemi di allarme.

Dopo questi anni di verifica in campo della check list e dopo aver apportato delle modifiche per rendere più solido il sistema di valutazione, siamo ora pronti per aggiungere all’interno del sistema Classyfarm anche la valutazione del benessere e della biosicurezza della capra da latte in regime di autocontrollo e, la check list ufficiale per la valutazione del benessere degli ovini e dei caprini.

Le due check list si differenziano, oltre che per il campo di applicazione rispetto all’indirizzo produttivo, perché la prima sarà compilata da un veterinario incaricato, che deve aver fatto un corso di veterinario aziendale ed un corso specialistico di valutazione di benessere di specie oppure da un veterinario aziendale. La check list ufficiale sarà invece lo strumento che il veterinario ufficiale utilizzerà per la valutazione del benessere di ovini e caprini in qualsiasi forma di allevamento di queste specie. Inoltre la check list ufficiale prende in considerazione tutti i punti del DLgs 146/2001 e ha anche qualche item di valutazione di ABMs mentre la check list per l’autocontrollo, oltre a tutti gli items previsti nel rispetto del DLgs 146/2001, è incrementata da item aggiuntivi soprattutto nell’area della biosicurezza e degli ABMs.

Il lavoro di stesura della check list ufficiale e della revisione di quella per l’autocontrollo è ormai in dirittura d’arrivo e, con ottimismo, mi auguro che in autunno riusciremo ad organizzare i corsi per valutatori, per poter finalmente dare inizio a questo importante percorso finalizzato al miglioramento della condizione di benessere negli allevamenti di capre.

 

“Il contenuto di questo articolo si riferisce alla relazione presentata nel corso del webinar “Aggiornamenti sul benessere negli ovini e nei caprini”, organizzato dalla Società Italiana di Patologia e di Allevamento degli Ovini e dei Caprini (SIPAOC). La registrazione integrale del webinar è disponibile sul sito della SIPAOC (www.sipaoc.it).”