La definizione di sicurezza alimentare è spesso equivocata. In italiano questo termine viene utilizzato indistintamente sia per parlare di salubrità degli alimenti (food safety) che della loro disponibilità per tutti (food security).
Negli ultimi due anni e mezzo il susseguirsi di una pandemia, di una speculazione finanziaria globale sulle commodity, di una guerra e della siccità ha aumentato la probabilità anche nei paesi occidentali di non avere cibo a sufficienza per tutta la popolazione.
Trovare gli antidoti per questi quattro eventi è complesso ma più urgente che mai, perché situazioni come queste, di cui avevamo perso la memoria e che non ritenevamo più possibili, si sono verificate e lo potrebbero fare ancora in futuro.
Ruminantia spesso affronta il tema della sicurezza dell’approvvigionamento alimentare in ottica tecnico-scientifica ma ritiene che anche il punto di vista umanistico sia molto importante, soprattutto per le inevitabili scelte da fare nel medio-lungo periodo.
Per questo motivo abbiamo voluto intervistare il Presidente dell’Istituto di Bioetica per la Veterinaria e l’Agroalimentare (IBV-A) Pasqualino Santori.
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