Oggetto: Aliquote IVA ridotte per i prodotti di origine animale

Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-000220/2022 al Consiglio
Articolo 138 del regolamento
Sylwia Spurek (Verts/ALE), Anja Hazekamp (The Left), Francisco Guerreiro (Verts/ALE), Eleonora Evi (Verts/ALE)

In linea con la posizione del Consiglio del 7 dicembre 2021, la possibilità di esenzione dall’IVA si applicherà, tra l’altro, ai prodotti alimentari destinati al consumo umano e animale. Il commissario europeo per l’Economia indica che le modifiche introdotte garantiranno la coerenza con le priorità europee, compresa la trasformazione verde dell’economia dell’UE. Al tempo stesso, nella strategia “Dal produttore al consumatore” la Commissione ha sottolineato la necessità che il sistema fiscale dell’UE garantisca “che il prezzo dei diversi alimenti rifletta i relativi costi reali in termini di utilizzo delle risorse naturali limitate, inquinamento, emissioni di gas a effetto serra e altre esternalità ambientali“.

Ciò premesso, si chiede pertanto:

  1. Alla luce della posizione del Consiglio secondo cui l’esenzione dall’IVA potrebbe essere applicata alla carne, al latte e ad altri prodotti di origine animale, in che modo tale misura contribuirà all’obiettivo di riflettere gli elevati costi ambientali dei prodotti di origine animale nei relativi prezzi?
  2. Quali decisioni e misure sono già state adottate dal Consiglio in relazione alla summenzionata possibilità di esenzione dall’IVA?
  3. Esistono piani per l’introduzione di strumenti giuridici o politici che permettano di far sì che i costi ambientali e climatici reali degli alimenti si riflettano nei relativi prezzi e, in caso affermativo, quali?

Risposta a nome della Commissione (4 aprile 2022)

Gli onorevoli deputati si riferiscono all’orientamento generale1 del 7 dicembre 2021 sul progetto di direttiva del Consiglio recante modifica della direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto. Poiché l’atto giuridico non è ancora stato adottato, il Consiglio non è in grado di fornire una risposta al di là della posizione presentata nell’orientamento generale.

Nel quadro della procedura di consultazione, il 9 dicembre 2021 il Consiglio ha presentato al Parlamento una richiesta di parere su detto orientamento generale del Consiglio.

Va notato che, nelle conclusioni2 del 22 febbraio 2022, il Consiglio ha ribadito il pieno impegno dell’UE ad attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e ha riaffermato la determinazione dell’UE a collaborare con tutti i partner per accelerare i progressi verso la creazione di sistemi alimentari sostenibili che garantiscano a tutti, nel lungo termine ed entro i limiti del nostro pianeta, la fornitura di prodotti alimentari sicuri, nutrienti e a prezzi accessibili. Il Consiglio ha inoltre sottolineato le aspettative dei consumatori per quanto concerne la salute, l’alimentazione e la nutrizione, con un’attenzione crescente a un approccio che consideri il sistema alimentare nel suo complesso e alla creazione di un mercato alimentare più equo a livello mondiale che riconosca e ricompensi debitamente gli sforzi compiuti dai produttori alimentari in materia di sostenibilità.

Qualora la Commissione presenti nuove proposte che contengano le disposizioni menzionate dagli onorevoli deputati, esse saranno discusse dal Consiglio e dai suoi organi preparatori.

1) Doc. 14754/21.
2) Doc. 6298/22.

 

Fonte: Parlamento europeo