Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-07540 presentato da Cillis Luciano
Mercoledì 16 febbraio 2022, seduta n. 639
Cillis, Gagnarli, Gallinella, Cadeddu, Cassese, Bilotti, L’Abbate, Maglione, Alberto Manca, Marzana, Parentela e Pignatone. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
con l’articolo 3 del decreto-legge relativo alle emergenze in agricoltura, decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, è stato introdotto il sistema di dichiarazioni obbligatorie per il monitoraggio e la tracciabilità del latte nel settore bovino ed ovicaprino; tale disposizione è stata poi perfezionata con il successivo il decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, convertito dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8, che ha previsto, per le aziende che producono prodotti lattiero-caseari, una comunicazione trimestrale anziché mensile.
Il sistema delle comunicazioni obbligatorie permetterà il monitoraggio delle produzioni di latte ovino, caprino e bovino, quello dei prodotti ottenuti dalla sua lavorazione e soprattutto il controllo del latte e dei prodotti semilavorati situati nei Paesi dell’Unione europea in Paesi Terzi.
Tali disposizioni – in linea con quanto da tempo richiesto dalla Politica agricola comune (Pac) per la totale tracciabilità del latte, ed analogamente a quanto già accade per il comparto bufalino – sono arrivate in risposta ad una forte esigenza, sfociata poi in una vera e propria protesta degli allevatori italiani, scatenata dalla crisi dovuta al prezzo del latte e che ha raggiunto il suo culmine nel febbraio 2019 con i pastori sardi che hanno sversato fiumi latte per le strade.
Dopo un lungo e non facile lavoro di concertazione, soprattutto in relazione ai decreti attuativi in Conferenza Stato-regioni, e che ha infine portato a separare le disposizioni relative al latte bovino da quelle di altra natura, al momento, il sistema delle comunicazioni obbligatorie attende la reale operatività, che è demandata ad Agea – Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
Il sistema di monitoraggio è molto atteso dal settore poiché proprio in queste settimane sta dilagando una nuova ondata di protesta, i cui motivi sono da ritrovare nell’aumento dei costi delle materie prime (mangimi, energia), dovuti soprattutto alle conseguenze dell’emergenza COVID-19, e a un prezzo del latte che non è ancora in grado di remunerare adeguatamente gli allevatori.
Avviare questo sistema garantirebbe trasparenza della filiera, monitoraggio dei flussi, con la finalità, non ultima, di poter ipotizzare strategie economiche e di sviluppo di più ampio respiro per tutto il comparto –:
a che punto sia l’attuazione operativa da parte di Agea del sistema di monitoraggio e tracciabilità del latte introdotto nel decreto-legge sulle emergenze in agricoltura del 2019 e che oggi si rende quanto mai urgente a fronte di una nuova forte crisi che sta caratterizzando il settore zootecnico ovicaprino e bovino nazionale.
Testo della risposta: Battistoni Francesco, Sottosegretario di Stato – (Politiche agricole alimentari, forestali)
In premessa segnalo che con l’articolo 3 del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, è stato introdotto il sistema di dichiarazioni obbligatorie per il monitoraggio e la tracciabilità del latte nel settore bovino ed ovi-caprino.Detto articolo, così come modificato dall’articolo 41, comma 2-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2019 n. 162, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2020, n. 8 e dall’articolo 224, comma 5, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ha previsto che le modalità di applicazione della disposizione in parola devono essere effettuate per mezzo di due distinti decreti ministeriali riferiti rispettivamente, al settore del latte bovino ed al settore del latte ovi-caprino.
Si tratta, in particolare, dei decreti ministeriali n. 360338 del 6 agosto 2021 e n. 359383 del 26 agosto 2021 inerenti, rispettivamente, «Modalità di applicazione dell’articolo 151 del Regolamento (UE) n. 1308/2013 recante organizzazione comune dei prodotti agricoli, per quanto concerne le 2 dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari e dell’articolo 3 del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, per quanto riguarda il latte bovino» e «Modalità di applicazione dell’articolo 3 del decreto-legge 29 marzo 2019, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2019, n. 44, per quanto concerne le dichiarazioni obbligatorie nel settore del latte ovi-caprino». Entrambi i decreti stabiliscono che gli adempimenti ivi previsti debbano essere espletati conformemente alle modalità operative impartite da AGEA, concordate con le Regioni e l’ICQRF, da emanarsi entro trenta giorni dalla pubblicazione dei decreti stessi, nonché l’emanazione di un provvedimento da parte dell’Agenzia per definirne le modalità operative, in termini di accesso al SIAN.
In tal senso, l’AGEA – Ufficio Monocratico si è immediatamente attivata per la predisposizione di una bozza delle proprie «Istruzioni operative», condivisa con il Ministero il 22 ottobre scorso, cui ha fatto seguito una seconda bozza condivisa anche con l’ICQRF l’11 novembre.
Il 16 novembre una nuova bozza è stata discussa con le OOPP presso il Mipaaf, che hanno trasmesso le proprie osservazioni scritte nei giorni successivi, per addivenire ad una nuova bozza condivisa il 1° dicembre.
Quest’ultimo documento, che prevedeva l’entrata in vigore dei nuovi adempimenti a decorrere dalle produzioni del gennaio 2022, è stato trasmesso alle Regioni e Province autonome il 2 dicembre e discusso una prima volta il 9 dicembre e una seconda volta il 20 dicembre.
Successivamente, le Regioni hanno trasmesso numerose osservazioni inerenti, in particolare, le procedure di controllo e sanzionatorie, nonché il censimento dei nuovi operatori (fabbricanti di prodotti lattiero-caseari e tutta la filiera ovicaprina), e soprattutto l’entrata in vigore dei nuovi adempimenti.
Nella riunione del 20 dicembre, in cui erano presenti Agea, Mipaaf, ICQRF e Regioni, si è condivisa la scelta di differire la decorrenza dei nuovi adempimenti al 1° luglio 2022.
A seguito della condivisione finale, lo scorso 11 febbraio AGEA-Ufficio monocratico ha quindi adottato le «Istruzioni operative n. 16 con cui sono state definite le modalità attuative degli adempimenti a carico degli operatori del settore del latte ovi-caprini».
Il parere del Deputato Cillis Luciano a seguito della risposta del Sottosegretario di Stato Battistoni
Luciano CILLIS (M5S), replicando, si dichiara pienamente soddisfatto per l’impegno profuso per l’integrazione e lo sviluppo delle linee guida per la tracciabilità.
Esprime, inoltre, alcune perplessità sul comportamento di alcune regioni che di fatto hanno assunto posizioni ostruzionistiche rispetto a questa tematica rimandando al mittente un protocollo che aveva messo d’accordo il ministero con le organizzazioni dei produttori.
Nel stigmatizzare il fatto che il monitoraggio del settore bovino resti ancora escluso dalle misure finora intraprese, segnala le vivaci proteste dei produttori presso gli assessorati regionali i quali devono sapere quali sono i limiti degli assessorati medesimi.
Fonte: Camera dei Deputati
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