Come annunciato questa mattina dal Ministro Patuanelli, è stato raggiunto un accordo tra le organizzazioni agricole, le cooperative, l’industria e la grande distribuzione sul Protocollo di Intesa per il sostegno della filiera lattiero-casearia. Con l’accordo di filiera, valido fino al 31 marzo 2022, gli allevatori potranno raggiungere il prezzo di 41 centesimi al litro, Iva esclusa. Il “premio emergenza stalle”, introdotto dall’intesa, è di 3 centesimi/litro. Un altro eventuale centesimo sarà integrato dall’industria di trasformazione o dalle cooperative nel caso in cui non si raggiunga la soglia massima di 41 centesimi. Di seguito, il commento di Confagricoltura, Coldiretti, Cia e Copagri.

E’ stato raggiunto un primo importante risultato. Ringraziamo il ministro Patuanelli per essersi impegnato a raggiungere un accordo tra le parti, e tutta la filiera che ha colto la necessità di un’intesa capace di dare respiro agli allevamenti”. Questo il commento del presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, alla sigla del protocollo di intesa.

E’ il primo passo significativo nella direzione da noi auspicata – afferma Giansanti – Ora è indispensabile lavorare per valorizzare il prodotto italiano, obiettivo che vede impegnata in prima linea la parte agricola e che deve vedere coinvolti tutti gli attori. Siamo particolarmente soddisfatti che sia stata accolta la nostra proposta di rendere strutturale il Tavolo con un apposito decreto ministeriale che renderà permanente il dialogo e il confronto, nel comune interesse di superare le criticità e individuare ogni possibile iniziativa utile a sostenere il settore”.

Positivo anche il commento del presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Con un atto di responsabilità è stata accolta la nostra proposta per un aumento di 4 centesimi del prezzo minimo del latte alla stalla in Italia senza che vi sia un impatto sui consumatori”. La Grande Distribuzione Organizzata – riferisce la Coldiretti – si impegna affinché si valorizzino e si incrementino gli acquisti di latte UHT, latte fresco, yogurt e formaggi freschi e semi stagionati, tutti da latte 100% italiano, riconoscendo un premio “emergenza stalle” che viene corrisposto alle imprese della trasformazione per poi essere riversato integralmente agli allevatori, sino a 3 centesimi di euro al litro di latte, con una soglia massima di intervento pari a 0,41 euro/litro alla stalla, iva esclusa.  

All’applicazione dell’intesa – sottolinea però Coldiretti – deve seguire una adeguata campagna pubblica di sensibilizzazione sul consumo di latte e derivati e per la valorizzazione di una produzione nazionale che supera le 12 milioni di tonnellate all’anno. “L’intesa salva le 26mila stalle da latte italiane rimaste che nel corso dell’anno 2021 hanno dovuto subire un rilevante aumento dei costi di produzione con un rincaro delle materie prime e dei foraggi” sostiene il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “si tratta di valorizzare la filiera lattiero-casearia nazionale, che esprime un valore di oltre 16 miliardi di euro, occupa oltre 100.000 persone e genera una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale nel Paese e che rappresenta, di fatto, il primo comparto dell’agroalimentare nazionale”.

La stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude – conclude Prandini – si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

Ad esprimersi sull’accordo anche il presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino. L’accordo sul latte è un primo importante risultato a sostegno della filiera e un buon punto di partenza per garantire un adeguato prezzo ai produttori, messi ko dall’aumento insostenibile dei costi delle materie prime sul fronte energetico e per l’alimentazione degli animali, con rialzi tra il 30% e il 50% negli ultimi mesi ed effetti diretti sui redditi degli allevatori già provati dalla pandemia.”

Dopo lunghe trattative, si è finalmente giunti all’intesa – sottolinea il presidente di Cia – che è il risultato del grande impegno del ministro Patuanelli e del contributo di tutte le parti a supporto dei produttori in un momento difficilissimo. Si tratta di un passo avanti per una distribuzione del valore più equa lungo la filiera e di una solida base di partenza per lavorare nel futuro. Positivo soprattutto l’impegno del Mipaaf a istituzionalizzare e rendere permanente il tavolo di filiera lattiero-caseario, nell’ottica di trovare soluzioni strutturali a sostegno del settore, che vale oltre 16 miliardi di euro, e oggi ha bisogno di investimenti e risorse per ripartire e crescere sui mercati.

Anche il presidente della Copagri, Franco Verrascina, si unisce ai ringraziamenti al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Stefano Patuanelli per il grande impegno con il quale ha portato avanti la trattativa conclusasi questa mattina con la firma del protocollo di intesa per il sostegno alla filiera lattiero-casearia, cui si è arrivati dopo un lungo lavoro e numerosi confronti, anche accesi, che hanno visto protagonista l’intero comparto zootecnico nazionale.

Riteniamo l’intesa un primo passo verso la definizione di una migliore remunerazione per tutti gli allevatori del Paese e per un riequilibrio strutturale nella distribuzione del valore aggiunto lungo la filiera”, prosegue il presidente. “Esprimiamo, poi, particolare soddisfazione per uno dei punti dell’accordo, inserito su pressing della Copagri, che prevede la costituzione in capo al Dicastero delle Politiche Agricole di un Tavolo tecnico che andrà a riunirsi periodicamente per valutare le possibili misure da mettere in campo per superare i numerosi e atavici problemi strutturali che da tempo frenano lo sviluppo del comparto”, rimarca Verrascina.

In conclusione, voglio sottolineare che una simile intesa, che vede il coinvolgimento di tutti gli anelli della filiera, rappresenta un vero e proprio unicum nel comparto primario e in tal senso può e deve andare a costituire un precedente importante e un modello da replicare in altri comparti, a testimonianza del fatto che è solo remando tutti nella stessa direzione che si possono raggiungere risultati positivi che vadano ad avvantaggiare tutti gli attori in gioco”, conclude il presidente della Copagri.

Per saperne di più sul Protocollo di Intesa leggi anche “Sottoscritto il Protocollo d’Intesa per il sostegno alla filiera lattiero-casearia. Nasce il “Premio emergenza stalle”“.