L’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato il Rapporto ISS COVID-19 n.8/2021 sull’“Attivazione di un piano mirato di prevenzione sulle misure anticontagio e sulla gestione dei focolai di infezione da COVID-19 negli impianti di macellazione e sezionamento: nota metodologica ad interim”- Versione dell’8 aprile 2021.

La letteratura scientifica evidenzia come gli impianti di macellazione e sezionamento ad elevata capacità abbiano costituito importanti focolai COVID-19. Questo rapporto illustra l’attivazione di un Piano Mirato di Prevenzione (PMP) per COVID-19 per le attività comprese sotto il codice ATECO 10.1, partendo dal registro degli impianti (circa 6700) presso il Ministero della Salute. Tale piano ha visto come soggetto attuatore il Gruppo Tecnico Interregionale per la Sicurezza e Salute sul Lavoro e il Coordinamento Interregionale Prevenzione nell’ambito della Commissione Salute, articolazione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – con il contributo tecnico-scientifico di ISS, INAIL e Dipartimento di Prevenzione ASL Bari.

Sono stati messi a punto tre strumenti sinergici:

  1. scheda di autocontrollo destinata agli operatori;
  2. scheda di valutazione per i dipartimenti di prevenzione;
  3. scheda di gestione focolai.

Il PMP intende: sensibilizzare i datori di lavoro al rispetto e corretta applicazione delle misure anti-contagio; registrare in maniera standardizzata e confrontabile i dati relativi; approfondire le conoscenze sulle condizioni di rischio certe (sovraffollamento) o sospette (bassa temperatura, elevata umidità) per la diffusione del contagio; analizzare i fattori ambientali, gestionali e strutturali relativi ai focolai insorti all’interno degli stabilimenti.

Contesto territoriale

Per l’individuazione delle aziende ci si riferisce alla classificazione delle attività economiche da parte dell’ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), utilizzando il codice ATECO 10.1 – Impianti di macellazione e sezionamento. A livello italiano, la situazione degli impianti di macellazione e sezionamento è molto variegata a livello regionale, con pochi impianti di medie dimensioni (500-2000 lavoratori) concentrati soprattutto nel Nord e che intercettano il 70-90% delle macellazioni, con una specializzazione territoriale (bovini in Lombardia, suini in Emilia-Romagna, avicoli in Veneto), e molti altri impianti territoriali di prossimità a limitata capacità di macellazione e lavorazione. L’Elenco ufficiale degli stabilimenti riconosciuti ai sensi del Regolamento (CE) 853/2004 dal Ministero della Salute, riconducibile al codice ATECO 10.1, restituisce più di 700 stabilimenti autorizzati alla macellazione e lavorazioni delle carni avicole e cunicole, e più di 3400 nel settore della carne da ungulati (bovini, ovini, caprini, suini ed equidi). Da qui la necessità di capire se il sistema italiano sia più resiliente ai contagi da COVID-19 in ambiente di macellazione e sezionamento delle carni per la struttura “diffusa” di impianti a bassa capacità (vedi pag 10 e 11 del documento).

Scarica il documento “Rapporto ISS COVID-19 n.8/2021”

 

I Rapporti COVID-19 sono indirizzati al personale sanitario per affrontare i diversi aspetti della pandemia. Forniscono indicazioni essenziali e urgenti per la gestione dell’emergenza e sono soggetti ad aggiornamenti. Sono prodotti dai Gruppi di lavoro COVID ISS composti da ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità, che possono anche operare in collaborazione con altre istituzioni.

Fonte: Istituto Superiore di Sanità