Lo schema classico di allevamento delle bovine da latte prevede una sala mungitura e uno o più gruppi di animali in lattazione. Negli allevamenti più piccoli prevale il gruppo unico, e quindi un’unica razione, mentre in quelli più grandi le bovine possono essere suddivise in base al numero di lattazioni (primipare, secondipare e pluripare) oppure in funzione della distanza dal parto. In questo caso la razione può essere uguale per tutte oppure formulata per le specifiche esigenze delle bovine presenti nei gruppi. Le variabili che possono essere utilizzate per formularla sono: giorni medi di lattazione, produzione media, percentuale di grasso e proteine del latte, numero di parti e BCS.
La mungitura automatica (AMS), anche detta robotizzata, permette di tenere le bovine nel medesimo gruppo dal parto all’asciutta. Questo non spostarle rende più stabile la produzione di latte (soprattutto la persistenza) e minimizza lo stress derivante dalla competizione sociale. Con questa tipologia di mungitura, il robot, come è noto, eroga una quantità di mangime variabile, che si adatta alla fase del ciclo produttivo delle bovine ed alla produzione. In passato gli autoalimentatori davano il medesimo supporto.
Nelle stalle con mungitura tradizionale, quindi non automatica, per alimentare le bovine si adotta la tecnica del TMR, più conosciuta come unifeed, che ha l’obiettivo di garantire un giusto apporto di nutrienti alla “vacca media del gruppo”, basandosi sul fatto che l’ingestione di sostanza secca varia in funzione di giorni di lattazione e della produzione di latte. Il TMR ha indubbie comodità ma può risultare pericoloso perché un’alimentazione media di massa è molto costosa, è generalmente insufficiente per le bovine fresche ed eccessiva per quelle gravide e, per ragioni economiche, scoraggia l’utilizzo di additivi o materie prime spesso costose, utili solo alle vacche fresche e a volte dannose per quelle gravide.
Nel caso della mungitura automatica, passando dal TMR al PMR il modo di alimentare le bovine cambia radicalmente e spesso i punti di vista dei nutrizionisti non sono omogenei.
Il tema “nutrizione e AMS” è stato più volte affrontato sulle pagine di Ruminantia, ma in questa occasione abbiamo voluto ospitare il metodo di lavoro dei principali costruttori e distributori di AMS e degli esperti del settore. Abbiamo quindi raccolto negli ultimi mesi i loro pareri in una serie di articoli, che vogliamo riunire in questo segmento, per rendere più agevole la comparazione tra le diverse opinioni.
- Bellucci Modena: la nutrizione delle bovine da latte al tempo dei robot con il robot di mungitura GEA FT Dairy Robot R9500
- RUM&N Consulting: gestione nutrizionale in allevamenti con sistemi automatici di mungitura (AMS)
- TDM – Nutriservice: nutrizione in stalle con robot di mungitura (ASM)
- Veronesi: l’alimentazione al tempo dei robot
- Lely: la “ricetta” alimentare delle stalle robotizzate non è solo questione di razione!
- Cortal Extrasoy: gestione alimentare con il robot di mungitura
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