Il 28 e 29 Giugno 2021 si è svolto il Consiglio Agrifish che ha avuto, fra i vari oggetti di discussione, anche l’“Azione comune sulla resistenza antimicrobica e sulle infezioni nosocomiali (JAMRAI) e stato di avanzamento sulla resistenza antimicrobica”.
Nel corso dell’ultimo Consiglio Agrifish Commissione ha aggiornato i Ministri sullo stato dei lavori relativi all’azione comune europea sulla resistenza antimicrobica e sulle infezioni nosocomiali (UE-JAMRAI), e ne ha delineato le prossime tappe. Dopo la presentazione, vari Ministri hanno preso la parola per esprimere sostegno alla proposta della Commissione di armonizzare le disposizioni in materia di resistenza antimicrobica in tutti gli Stati membri. La presidenza ha quindi concluso sottolineando l’aspetto globale della minaccia e la necessità di agire a livello internazionale.
Attualmente i risultati medici ottenuti a seguito della scoperta degli antibiotici sono a rischio principalmente a causa del loro eccessivo o inadeguato utilizzo. La resistenza antimicrobica (AMR) minaccia la sicurezza sanitaria globale con infezioni difficili da debellare a causa della loro persistenza, che causano oltre 33.000 morti all’anno nell’Unione europea. Il piano d’azione dell’UE sull’AMR del 2017 comprende oltre 70 azioni specifiche per affrontare l’AMR; una delle principali è stata l’azione comune europea sulla resistenza antimicrobica e le infezioni nosocomiali (UE-JAMRAI).
UE-JAMRAI: i risultati principali
Grazie al cofinanziamento del terzo Health Programme (contributo UE di 4 milioni di euro), l’UE-JAMRAI ha riunito 44 partner da 26 Stati membri, dalle agenzie dell’UE e da alcune organizzazioni quali l’ECDC, l’EFSA, l’OCSE e l’OMS e altri 45 stakeholders. L’obiettivo di questo programma è stato quello di promuovere le sinergie tra gli Stati membri dell’UE e proporre misure concrete per rafforzare l’attuazione di politiche sanitarie uniche ed efficienti, basate su prove scientifiche, per affrontare l’AMR e ridurre le infezioni nosocomiali. In 3,5 anni (settembre 2017 – febbraio 2021), i partner UE-JAMRAI hanno prodotto risultati concreti e proposte operative per ulteriori azioni. I principali risultati conseguiti nel settore della sanità pubblica sono riportati di seguito.
Rafforzare le reti e condividere le migliori prassi tra gli Stati membri
Attraverso visite da paese a paese, volte a condividere le migliori pratiche, l’UE-JAMRAI ha sottolineato come la creazione di reti e la collaborazione One Health siano essenziali per affrontare l’AMR. L’UE-JAMRAI ha permesso la creazione di una rete di organismi di vigilanza responsabili della supervisione delle attività connesse all’AMR, ad esempio monitorando il livello di attuazione delle politiche nazionali, il livello di conformità alla legislazione e il rispetto degli orientamenti e delle raccomandazioni. L’UE-JAMRAI ha inoltre sottolineato l’urgente necessità di stabilire indicatori e obiettivi comuni dell’UE per monitorare i progressi nell’attuazione di ciascun piano d’azione nazionale. Questi sono fondamentali per garantire che tutti gli Stati membri dell’UE raggiungano lo stesso livello di risultati.
Sensibilizzazione e promozione del cambiamento nel comportamento
La comunicazione è un caposaldo del One Health National Action Plans sull’AMR, e la promozione del cambiamento nel comportamento è la sfida più grande nella lotta contro l’AMR. Oltre alle principali campagne sui social media, l’UE-JAMRAI ha reso noto la strategia di comunicazione sul cambiamento del comportamento sociale, le relazioni che hanno valutato l’impatto di tutte le attività, e un insieme di strumenti per la sensibilizzazione e la comunicazione sul cambiamento dei comportamenti, sia per guidare i paesi e i partner nei loro sforzi, che per aumentare la consapevolezza sull’AMR. L’UE-JAMRAI ha anche organizzato un concorso che ha permesso di definire il primo simbolo globale di resistenza agli antibiotici, simile al nastro rosso dell’AIDS, così che chiunque possa associarlo all’AMR.
Elementi chiave della gestione degli antimicrobici, la prevenzione e il controllo delle infezioni
Nonostante i piani e gli orientamenti esistenti, gli Stati membri dell’UE non hanno tutti gli stessi elevati livelli di standard in materia di gestione antimicrobica (AMS) e di prevenzione e controllo delle infezioni (IPC). Attraverso visite nei paesi, indagini e workshop con esperti, l’UE-JAMRAI ha constatato che gli Stati membri dell’UE, e le parti interessate, ritengono che l’adozione di norme a livello europeo sia una priorità per un’attuazione efficace dei programmi AMS e IPC. Per quanto riguarda la salute degli animali, l’UE-JAMRAI ha individuato componenti essenziali che possono far parte di un libro bianco sull’attuazione della AMS nella salute degli animali, che gli Stati membri devono elaborare. Inoltre, l’UE-JAMRAI ha elaborato un elenco di priorità di ricerca dell’IPC ed esorta i responsabili politici, i finanziatori della ricerca, gli accademici e l’industria ad adottarle.
Incentivare l’accesso agli antibiotici e l’innovazione
I nuovi antibiotici non sono in grado di generare entrate sufficienti a sostenere l’interesse dei player multinazionali, e persino i piccoli produttori non riescono a coprire i loro costi, con il conseguente fallimento dei piccoli innovatori nel settore degli antibiotici. Contemporaneamente, la carenza degli antibiotici sul mercato da più tempo sta aumentando. L’analisi UE-JAMRAI sui modelli di business alternativi ha dimostrato che gli Stati membri sono generalmente favorevoli ad attuare incentivi “pull”, mediante ad esempio regimi di rimborso o altre forme di post-sostegno finanziario di mercato, che potrebbero rendere lo sviluppo degli antibiotici attraente per le aziende farmaceutiche, per gli antibiotici essenziali (vecchi e nuovi) e incentiverebbe la collaborazione multinazionale. L’UE-JAMRAI raccomanda un incentivo “pull” pan-europeo mediante gare d’appalto congiunte.
Azione dell’UE in materia di AMR: stato d’avanzamento e fasi successive
Affrontare l’AMR – definita come la pandemia silenziosa – continua ad essere una priorità per la Commissione. La pandemia COVID-19 ha anche portato a diverse iniziative, che devono essere sfruttate per aumentare l’azione sull’AMR. Gli ultimi sviluppi includono:
- revisione della legislazione sulle minacce sanitarie transfrontaliere e revisione dei mandati dell’ECDC e dell’EMA, che mirano a rafforzare la sorveglianza e il monitoraggio;
- il programma Eu4health – con un bilancio complessivo significativamente aumentato, che consente maggiori investimenti; sono previste azioni di 8,5 milioni di euro sull’AMR per il 2021, in particolare per promuovere la prevenzione e il controllo delle infezioni (7 milioni di euro) e per esplorare le barriere ad un‘efficace attuazione dei piani d’azione nazionali;
- la nuova Health Emergency and Response Authority (HERA), attraverso un’azione preparatoria sull’AMR prevista per l’istituzione e la piena operatività dell’HERA, al fine di garantire la preparazione alle emergenze sanitarie e l’accesso agli antibiotici indispensabili;
- la strategia farmaceutica dell’UE – sono in corso di esame diversi interventi e modelli di incentivi, inoltre sono stati lanciati dei progetti pilota per (1) incentivare l’innovazione, (2) mantenere gli antibiotici esistenti e nuovi sul mercato e (3) mantenere le capacità di produzione e le scorte nell’UE. Inoltre, nella revisione della legislazione farmaceutica, saranno prese in considerazione misure volte a limitare e ottimizzare l’uso di medicinali antimicrobici;
- una revisione documentale prevista dei piani d’azione nazionali, effettuata dalla direzione Audit e analisi della DG SANTE;
- esplorare la possibilità di creare una rete AMR di agenzie dell’UE (quali EFSA, EMA, ECDC, EEA, ECHA, ecc.) per rafforzare la collaborazione tecnica in tutta lo spettro del One Health;
- i nuovi regolamenti dell’UE sui medicinali veterinari e i mangimi medicati, da applicare a partire dal 2022, nel quadro della strategia UE Farm to Fork, saranno fondamentali per raggiungere l’obiettivo di ridurre del 50% le vendite complessive di antimicrobici nell’UE per gli animali d’allevamento e l’acquacoltura entro il 2030, al fine di sviluppare sistemi alimentari sostenibili, frenando l’AMR;
- la Commissione esaminerà – sulla base dell’esito di un mandato EFSA in corso – la necessità di elencare, classificare e introdurre misure di regolamentazione (ad es. notifica, sorveglianza, ecc.) ai sensi della legge sulla salute degli animali per talune malattie causate da batteri resistenti agli antimicrobici.
La Commissione sta anche riflettendo sui prossimi passi per rafforzare le azioni contro l’AMR in un approccio unico in materia di salute, e integrerà i risultati del JAMRAI e le sue raccomandazioni in questo processo. A livello internazionale, la Commissione sta lavorando a stretto contatto con i partner internazionali nell’ambito di diverse sedi, quali la task force transatlantica sulla resistenza antimicrobica, G7, G20, e in cooperazione bilaterale con organizzazioni internazionali quali l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Organizzazione mondiale per la salute animale (OIE) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) per chiedere un’azione globale più forte sull’AMR. Più concretamente, la Commissione propone un piano d’azione globale revisionato, basato sui nuovi sviluppi dall’inizio dell’attuale piano d’azione globale del 2015 e sugli insegnamenti tratti dalla pandemia causata da COVID-19.
Per leggere il documento completo cliccare qui.
Fonte: Consiglio dell’Unione europea
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