Regione Umbria: approvato il disegno di legge regionale di adeguamento alla normativa nazionale per l’agricoltura sociale
La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, ha approvato il disegno di legge che armonizza la normativa regionale in materia di agricoltura sociale alla Legge 18 agosto 2015, n. 141 e al Decreto ministeriale 12250/2018, che definisce i requisiti minimi e le modalità di svolgimento delle relative attività.
La disciplina è finalizzata allo sviluppo di interventi e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, per facilitare l’accesso adeguato e uniforme alle prestazioni essenziali da garantire alle persone, alle famiglie e alle comunità locali in tutto il territorio regionale.
Rientrano nel novero delle attività di agricoltura sociale: le iniziative dirette a realizzare l’inserimento socio-lavorativo di lavoratori con disabilità, svantaggiati e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; le azioni volte allo sviluppo di abilità e di capacità, di inclusione sociale e lavorativa, di ricreazione e di servizi utili per la vita quotidiana; il supporto alle terapie mediche, psicologiche e riabilitative; i progetti funzionali all’educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversità, nonché alla diffusione della conoscenza del territorio attraverso l’organizzazione di fattorie sociali e didattiche riconosciute a livello regionale. Possono iscriversi all’elenco regionale gli imprenditori agricoli e le cooperative sociali riconosciuti come operatori di fattoria sociale, secondo l’iter previsto nelle nuove disposizioni. L’imprenditore agricolo potrà agire anche in accordo con le cooperative sociali, con le imprese sociali, con le associazioni di volontariato e di promozione sociale.
Il Ddl prevede precisi interventi di supporto e sostegno, che concernono anche la valorizzazione di terreni agricoli incolti, abbandonati, insufficientemente coltivati, nonché i beni e i terreni confiscati ai sensi delle leggi antimafia. Inoltre, nell’ambito delle politiche di sviluppo rurale, la Regione Umbria si impegna a promuovere misure d’intervento orientate alla progettazione integrata territoriale e di sviluppo dell’agricoltura sociale, includendo altresì uno specifico “pacchetto di misure” per l’agricoltura sociale. Al fine di diffondere l’agricoltura sociale sul territorio regionale, monitorarne le attività e promuovere l’adozione di best practice, è istituito presso l’Assessorato alle politiche agricole e agroalimentari un apposito Osservatorio regionale. Maggiori informazioni sono disponibili qui.
Regione Toscana: aiuti per le “sentinelle” blue tongue
A seguito della pubblicazione sul BURT del del Decreto del 21 luglio 2022, n. 14898 “DCR n. 73/2021 – DGR 761/2022. DEFR 2022 Progetto Regionale 8 – Intervento 2.1.VI. “Disposizioni attuative dell’intervento in regime de minimis a sostegno agli allevatori che mettono a disposizione i propri capi quali “sentinelle” da Blue Tongue”. Annualità 2022. Impegno e liquidazione di risorse ad ARTEA”, è possibile presentare richiesta di sostegno da parte degli allevatori che hanno messo a disposizione animali “sentinella” per il controllo della Blu Tongue nel 2021 in attuazione del Piano di sorveglianza sierologica per la febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue). Per saperne di più clicca qui
Regione Piemonte: bando regionale da 1,7 milioni per la creazione delle filiere corte piemontesi
C’è tempo fino al 22 agosto per partecipare al bando della Regione Piemonte per la richiesta di contributi finalizzati alla creazione di filiere corte, mercati locali e attività promozionali. Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 1.745.000 sulla misura 16.4.1 del Programma di sviluppo rurale, a sostegno dei progetti di filiera corta per le annualità 2022 e 2023, che vanno ad interessare i settori vitivinicolo, ortofrutticolo, cerealicolo, zootecnico e lattiero-caseario
L’assessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte sottolinea che prosegue l’impegno della Regione nel favorire la cooperazione tra aziende agricole e punti vendita per la realizzazione delle filiere corte dei prodotti agroalimentari e vitivinicoli piemontesi di qualità certificati. L’obiettivo è offrire al consumatore la possibilità di poter usufruire dei prodotti locali cosiddetti a chilometri zero, rafforzando così il legame con i territori di produzione. Possono partecipare al bando le imprese della filiera agricola e agroalimentare. L’aiuto è concesso per un importo massimo di 90 mila euro. E’ disponibile qui il link al bando.
Regione Valle D’Aosta: approvate le linee guida per le attività di agricoltura sociale
L’Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali comunica che nella seduta di oggi, lunedì 1° agosto, la Giunta regionale ha approvato le linee guida per lo svolgimento dell’attività di agricoltura sociale nel territorio regionale, dando così attuazione a quanto previsto dalla legge regionale n. 12/2021 “Disposizioni in materia di fattorie sociali e agricoltura sociale”.
Le linee guida definiscono quali sono le attività che possono essere svolte dalle fattorie sociali, ovvero quelle volte all’integrazione in ambito agricolo di servizi finalizzati all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale di soggetti svantaggiati e a rischio di emarginazione, all’abilitazione e riabilitazione di persone con disabilità e alla realizzazione di attività educative, assistenziali e formative di supporto alle famiglie e alle istituzioni. Si tratta quindi di iniziative che hanno un’importante funzione anche per la multifunzionalità delle imprese agricole e per ampliare e consolidare le opportunità di occupazione e di reddito.
Possono avviare tali attività gli imprenditori agricoli, in forma singola o associata, e le cooperative sociali il cui fatturato derivante dall’esercizio dell’attività agricola sia prevalente, o comunque superiore al 30% di quello complessivo.
Sono state anche definite, tra le altre cose, le specifiche competenze che l’operatore deve possedere in relazione alla tipologia di attività che intende svolgere, le modalità di iscrizione e di tenuta dell’Albo regionale delle fattorie sociali, le modalità di presentazione e di valutazione dei progetti, la composizione dell’Osservatorio regionale sull’agricoltura sociale e tutti i requisiti per le fattorie didattiche.
Maggiori informazioni sono disponibili qui.
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