La produzione di bestiame è diventata intensiva in tutto il mondo e l’uso di una dieta ricca di cereali è una pratica comune per migliorare le prestazioni degli animali. Pertanto, l’integrazione alimentare con enzimi come l’α-amilasi è stata esaminata come metodo diretto per migliorare l’utilizzo del mangime, in modo da soddisfare le sempre maggiori richieste di nutrienti e di produttività animale (Rode et al., 2001; Tricarico et al., 2008).
L’insilamento è una tecnica efficace per conservare nel tempo i foraggi. Il mantenimento delle caratteristiche nutrizionali dei foraggi avviene naturalmente in condizioni di assenza di ossigeno grazie ai batteri presenti sui vegetali. Trattare l’insilato all’interno di un allevamento è fondamentale per aumentare la redditività aziendale in quanto un foraggio di alta qualità porta ad un incremento notevole della produzione di latte per vacca in un anno. Un fenomeno che potrebbe avere un’incidenza negativa è sicuramente la volatilità delle materie prime, ovvero la tendenza a variazioni accentuate ed imprevedibili.
Per contrastare questo aspetto è indispensabile puntare sulla valorizzazione degli alimenti prodotti in azienda e seguire delle regole fondamentali di conservazione, punto di partenza su cui si basa l’efficienza dell’intera filiera.
Come si ottiene un buon insilato?
Le regole basilari sono due:
- pilotare la fermentazione, che significa creare le condizioni – in termini di caratteristiche del foraggio raccolto, di starter microbico aggiunto e di condizioni anaerobiche – per stimolare selettivamente la crescita rapida e “dominante” dei LAB, a discapito dei germi indesiderati e dannosi (non-LAB), cioè per ottenere un pH finale inferiore al 4,5-4,0;
- preservare l’anaerobiosi durante la conservazione e il desilamento, che significa preservare la buona qualità del prodotto. Operando in questo modo, gli animali potranno consumare una conserva vegetale, sicura, appetibile, nutriente ed economica. Viceversa, l’ammucchiamento scriteriato del foraggio e/o le cattive pratiche di gestione dell’insilato, possono determinare condizioni ideali per la crescita dei germi deterioranti e patogeni, con le conseguenze negative che ne derivano.
La scelta di utilizzare additivi è finalizzata a conservare negli insilati la maggior quantità possibile degli elementi nutritivi presenti nei foraggi freschi. In ogni caso, è necessario ricordare che gli elementi nutritivi degli insilati sono legati anche a diversi fattori dipendenti dalla corretta gestione del processo; in particolare, dipendono dalla qualità della coltura prima del raccolto e della gestione dell’insilato dal campo alla distribuzione in mangiatoia.
ENZIMI: cellulasi, emicellulasi, amilasi (limiti: velocità d’attacco, specificità, durata d’azione, sensibilità a pH e le temperature) aiutano ad aumentare la popolazione dei Lattobacilli legata al consumo degli zuccheri più disponibili.
ZUCCHERI: melasso, glucosio, fruttosio sono necessari per il corretto funzionamento dei batteri lattici. Inoltre, visto che le bovine hanno un olfatto e un gusto molto raffinato, permettono di avere una maggiore appetibilità ed ingestione.
INOCULI: batteri singoli omolattici (lactobacillus plantarum) o mix con eterofermentativi.
ACIDI: acido formico, acido acetico.
Gli inoculi contengono batteri selezionati per dominare le fermentazioni delle colture vegetali poste in trincea oppure in silo verticali. I Lattobacilli possono essere suddivisi in due categorie in base a come fermentano il glucosio (il comune zucchero delle piante).
Gli omofermentanti comprendono alcune specie di Lattobacilli come il Lactobacillus plantarum, i Pediococchi e gli Enterococchi.
Gli eterofermentanti producono acido lattico, acido acetico o etanolo e anidride carbonica. Il batterio eterofermentante più conosciuto è il Lactobacillus buchneri. Durante il processo fermentativo per ogni molecola di glucosio si producono due molecole di acido lattico, ottenendo un’ottima resa in sostanza secca e una minima perdita di energia dall’insilato.
Quali sono i vantaggi dei batteri OMO ed ETEROFERMENTANTI?
Il Lactobacillus plantarum aiuta la riduzione veloce del pH, inibendo la crescita di altri batteri grazie alla sua produzione di molecole potenzialmente antimicrobiche e riducendo le perdite in proteine batteriche. Un veloce abbassamento del pH e un valore finale di pH basso possono inibire la crescita dei clostridi che producono acido butirrico. Di norma, durante il processo fermentativo guidato dai batteri, omofermentanti, sono prodotti meno acido acetico, meno acido butirrico ed etanolo con minori perdite di sostanza secca dal 2 al 3%. Inoltre, gli inoculi con batteri omofermentanti possono migliorare dal 3 al 5% le performance degli animali. | Il Lactobacillus buchneri può convertire l’acido lattico in acido acetico e altri prodotti. L’acido acetico è un buon inibitore di muffe e lieviti che causano il riscaldamento e il deterioramento degli insilati. Per questo l’acido acetico migliora la conservazione degli insilati e la stabilità aerobica. Va anche detto che spesso il riscaldamento dipende da una cattiva gestione degli insilati, come ad esempio quando s’insilano masse troppo secche, non si esegue un adeguato compattamento, la chiusura della trincea avviene in modo inadeguato consentendo all’aria di entrare, oppure quando la quantità desilata è minore di quanto, sarebbe necessario (o per converso quando si desila più materiale di quanto sarà ingerito rapidamente dalle bovine). |
Akron S.r.l. ha ideato una linea dedicata agli insilati e ai foraggi aziendali (PERFECT SIL), costituita da due prodotti da usare simultaneamente. Si tratta di inoculi batterici a base di Lattobacilli omo ed eterofermentati e metaboliti ad azione catalitica prodotti da un processo fermentativo, utilizzando un particolare ceppo di Aspergillus oryzae.
La novità è stata progettare e creare tre nuovi prodotti, PERFECT SIL PLUS, PERFECT SIL GRASS e PERFECT SIL HAY, che si basano sull’aggiunta di enzimi rilasciati dal fungo Aspergillus oryzae combinati con batteri omofermentanti e/o eterofermentanti.
Tramite gli studi e le ricerche effettuate da Akron srl, l’innovazione sta nelle interazioni sinergiche e cooperative tra le attività enzimatiche per scindere i vari collegamenti.
Questa sinergia permette di dominare i batteri epifiti e promuovere l’idrolisi dei carboidrati strutturali, rilasciando così zuccheri prontamente disponibili ai batteri per la produzione di acido lattico. L’inclusione di enzimi nei foraggi a basso contenuto di carboidrati solubili facilita l’abbassamento del pH e dell’acido acetico, e l’aumento della concentrazione di acido lattico dell’insilato. Inoltre, questo permette anche la diminuzione del contenuto di NDF e ADF.
Per una migliore stabilità aerobica dell’insilato
PERFECT SIL PLUS è una premiscela per insilati di cereali con s.s. del 30-40% ed insilati di mais con s.s. del 28-35%. Combina in uno stesso inoculo batteri omo ed eterofermentanti in modo da avere una buona fermentazione, una ridotta perdita di sostanza secca, un’alta concentrazione di acido acetico e una migliore stabilità aerobica rispetto a un prodotto costituito unicamente da batteri omofermentanti. Inoltre, l’abbassamento di pH è più veloce se l’inoculo per insilati contiene entrambe le tipologie di batteri.
Il prodotto si presenta in polvere, in busta doppia ed è composto da due parti da utilizzare simultaneamente: A e B.
ISTRUZIONI PER L’USO
PERFECT SIL PLUS A – Utilizzare una busta di PERFECT SIL PLUS A da 200 g ogni 75 t di insilato. Si consiglia di miscelare con acqua tiepida (T circa 40°C) e melasso 5/6 ore prima dell‘applicazione (quantità di melasso consigliata 0,5 l/m³).
PERFECT SIL PLUS B – Miscelare il contenuto della busta con PERFECT SIL PLUS A e seguirne le istruzioni.
COLTURE INDICATE: insilati autunno vernini, mais, sorgo e pastone integrale.
Per un miglior recupero di sostanze nutritive
PERFECT SIL GRASS è un additivo microbiologico per insilati, che favorisce la fermentazione per una migliore efficienza d’impiego degli zuccheri presenti nelle piante riducendo il pH in particolar modo quando l’umidità è alta. PERFECT SIL GRASS è la migliore scelta quando si vuole migliorare la qualità alimentare di qualunque genere d’insilati. Esso massimizza la sostanza secca in un insilato ben gestito grazie ad una fermentazione più efficiente, migliorando così le performance degli animali dal 3 al 5% (Kung a Muck 1997). È ideale per il trattamento ad elevato rischio di deterioramento anaerobico e per un’apertura anticipata (2 settimane da insilamento).
Il prodotto si presenta in polvere, in busta doppia ed è composto da due parti da utilizzare simultaneamente: A e B.
ISTRUZIONI PER L’USO
PERFECT SIL GRASS A – Utilizzare una busta di PERFECT SIL GRASS A da 200 g ogni 75 t di insilato. Si consiglia di miscelare con acqua tiepida (T circa 40°C) e melasso 5/6 ore prima dell‘applicazione (quantità di melasso consigliata 0,5 l/m³).
PERFECT SIL GRASS B – Miscelare il contenuto della busta con PERFECT SIL GRASS A e seguirne le istruzioni.
COLTURE INDICATE: insilati autunno-vernini, miscugli proteici ed erba medica.
Per un fieno gustoso e appetibile
PERFECT SIL HAY è un additivo microbiologico per fieni a base di Lactobacillus plantarum e prodotti ottenuti da Aspergillus oryzae ricchi in proteine, destinato a fieni e fasciati.
Quali sono i vantaggi?
PERFECT SIL HAY migliora la conservazione del fieno tramite la degradazione anaerobica delle fibre con conseguente produzione di acido lattico e abbassamento del pH. Di conseguenza, questo ostacola la crescita di microrganismi indesiderati, che consumando zuccheri e nutrienti ridurrebbero le caratteristiche nutrizionali dell’insilato stesso. Inoltre, dato che normalmente lo sviluppo di questi microrganismi porta alla produzione di sostanze sgradevoli, sia da un punto di vista olfattivo che gustativo, il suo utilizzo rende più appetibile il fieno.
Il prodotto si presenta in polvere, in busta doppia ed è composto da due parti da utilizzare simultaneamente: A e B.
ISTRUZIONI PER L’USO
PERFECT SIL HAY A – Utilizzare una busta di PERFECT SIL HAY A da 200 g ogni 75 t di insilato. Si consiglia di miscelare con acqua tiepida (T circa 40°C) e melasso 5/6 ore prima dell’applicazione (quantità di melasso consigliata 0,5 l/m³).
PERFECT SIL HAY B – Miscelare il contenuto della busta con PERFECT SIL HAY A e seguirne le istruzioni.
COLTURE INDICATE: fieni e fasciati.
Per avere maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio tecnico di Akron s.r.l. scrivendo a: ufficio.tecnico@akronbio.com o chiamando il numero 3498305122 (Dr. Piercarlo Cantarella SALES MANAGER).
Bibliografia
- The effects of compound treatment of Aspergillus oryzae and fibrolytic enzyme on in vitro degradation, gas production and fermentative profile of maize silage and sugarcane silage
- Effects of Aspergillus oryzae Inclusion on Corn Silage Fermentation
- Effects of Saccharomyces cerevisiae and Aspergillus oryzae Cultures on Ruminal Fermentation in Dairy Cows
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