Regione Campania: pubblicati i bandi delle Tipologie 6.1.1 e 16.1.2
Si comunica che con i decreti nn. 329 e 330 del 29 agosto 2022, sono stati emanati i rispettivamente i bandi delle seguenti tipologie di intervento:
- Tipologia di intervento 16.1.2: Sostegno ai GO del PEI per l’attuazione di progetti di diffusione delle innovazioni nell’ambito del rafforzamento dell’AKIS campano;
- Tipologia di intervento 6.1.1: Riconoscimento del premio per giovani agricoltori che per la prima volta si insediano come capo azienda agricola.
Per la Tipologia 16.1.2 (bando 16.1.2 ed allegati) la data ultima per la presentazione delle proposte progettuali è fissata alle ore 15.00 del 21 ottobre 2022.
Per la Tipologia 6.1.1 (bando 6.1.1 ed allegati) il termine ultimo per il rilascio delle Domande di Sostegno sul Portale SIAN è fissato alle ore 16.00 del 30/09/2022.
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Regione Toscana: Ue approva modifiche Psr, importanti novità per zone svantaggiate, biologico, benessere animale.
E’ arrivata in porto la modifica al Piano di sviluppo rurale per il 2022 che la Giunta regionale ha presentato alla Commissione europea. Con la decisione n. 6113 del 22 agosto 2022 la Commissione europea ha infatti approvato tutte le modifiche al Programma presentate dalla Regione Toscana.
Le principali novità introdotte per il settore agricolo toscano sono:
– l’introduzione della misura 14 “Benessere animale” per sostenere le imprese agro-zootecniche che si impegnano al raggiungimento di standard più avanzati di benessere animale, rispetto ai requisiti normativi di base, prevedendo una dotazione finanziaria di 3.000.000 di euro. Nelle prossime settimane la Giunta regionale darà il via all’iter della pubblicazione del relativo bando;
– l’incremento della dotazione finanziaria della misura 11 “Agricoltura biologica” – per il finanziamento della seconda annualità di impegno (2022) per tutte le aziende beneficiarie del bando 2021;
– l’incremento della dotazione finanziaria della misura 13 “indennità compensative per le zone svantaggiate” che consente l’aumento della dotazione dei bandi già pubblicati nel 2022, per 19 milioni di euro, con lo scopo di attenuare il rischio di abbandono dell’attività agricola nelle zone svantaggiate con l’erogazione per un anno di un’indennità a ettaro di Sau (Superficie agricola utilizzata).
Altre novità riguardano l’introduzione della priorità della filiera castanicola da frutto nei principi di selezione dei bandi, l’innalzamento delle aliquote di sostegno al massimo per i giovani agricoltori, l’introduzione dei distretti biologici nei principi di selezione dell’operazione 4.2.1“Sostegno a investimenti a favore della trasformazione/ commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli”. Soddisfazione per le decisione comunitaria è stata espressa dall’assessora all’agricoltura, la quale sottolinea come con le modifiche proposte dalla Giunta regionale e approvate dalla Commissione si potrà dare immediata risposta a due importanti comparti del mondo agricolo regionale, quello zootecnico, con l’emissione del bando sul benessere animale, e quello biologico con il reperimento dell’intera dotazione finanziaria per soddisfare tutte le richieste prodotte delle aziende biologiche. Non meno importante, secondo l’assessora, sarà il rifinanziamento, anche per il 2022, della misura che permette l’erogazione di una indennità alle imprese agricole che operano nelle aree montane e in quelle svantaggiate, per il ruolo fondamentale di presidio ambientale che queste aziende hanno in queste terre marginali.
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Provincia autonoma di Trento: PSR, approvati gli interventi per il 2023-2027.
Approvate le linee strategiche della Provincia nell’ambito del Piano strategico nazionale della Politica Agricola Comune.
Lo ha deciso la Giunta provinciale, su indicazione dell’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca: in totale la dotazione finanziaria assegnata al Trentino, per il periodo 2023-2027, è pari a 198.960.232 euro, con un tasso di cofinanziamento statale del 41,51%, europeo a carico del FEASR del 40,70% e provinciale del 17,79%. Gli interventi che si intendono attivare nell’ambito dello sviluppo rurale vanno dalla biodiversità al sostegno alle zone di montagna, dalla competitività delle aziende agricole allo sviluppo delle aree rurali, da investimenti specifici sulla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli alla diversificazione in attività non agricole, dal supporto alle zone di produzione biologica alla gestione di prati e pascoli, fino al sostegno ai giovani agricoltori e alla formazione. Come chiarito dall’assessore provinciale, l’obiettivo generale è quello di rafforzare il ruolo strategico del settore agricolo e forestale, nell’ambito del complessivo sistema economico nazionale ed europeo. Fondamentale è poi orientare gli interventi verso la competitività e la sostenibilità, incentivando tecniche di produzione che coniughino finalità economiche con quelle ambientali e sociali, orientate alla transizione ecologica e digitale. Particolare attenzione sarà riservata agli interventi che assicurino un risparmio del suolo agricolo o un recupero del patrimonio edilizio esistente.
Anche nella nuova fase di programma sarà riservata una particolare attenzione agli strumenti di gestione del rischio in agricoltura e al ricorso a strumenti di mutualità.
In relazione alla particolare realtà alpina provinciale, la zootecnia, esercitata soprattutto nei territori di alta quota, riveste un’elevata importanza socio-economica, oltre che ambientale. A questo riguardo appare fondamentale orientare gli interventi per assicurare un maggiore collegamento delle aziende al territorio e promuovere una valorizzazione dell’alpeggio, attraverso una gestione del pascolo corretta e contrastando, con tutti gli strumenti a disposizione, fenomeni di natura speculativa.
Strategico è poi il mantenimento delle risorse genetiche animali e vegetali, sostenendo le razze animali autoctone più rustiche che sono meglio adattate a sfruttare le risorse foraggere prodotte localmente.
Per quanto riguarda la trasformazione e vendita dei prodotti agricoli, va potenziata la filiera corta, mentre un approccio orientato alle produzioni locali ben si integra con la valorizzazione turistico-ambientale dei contesti naturali trentini. Vanno quindi ulteriormente valorizzate le attività agrituristica ed enoturistica, veicoli fondamentali per favorire la conoscenza e l’apprezzamento dei prodotti locali.
Prosegue anche l’impegno sul fronte dell’agricoltura biologica, in linea con il Piano d’azione per la produzione biologica della Commissione europea, tenuto comunque conto dei condizionamenti sul fronte del territorio e del mercato che caratterizzano la realtà provinciale.
Va poi stimolato l’acquisto di attrezzature e macchine innovative, il recupero di terreni abbandonati, l’ammodernamento delle aziende agricole.
Per rispondere poi alla volatilità dei prezzi, causata da crisi energetica, guerra e pandemia, è fondamentale introdurre innovazioni tecnologiche di processo e di prodotto. La formazione resta un fattore strategico per accresce le competenze degli imprenditori, come pure il sostegno al ricambio generazionale.
Infine, focus sulla valorizzazione delle imprese boschive locali, sulla sostenibilità ambientale e su interventi rivolti a contrastare i rischi legati ai cambiamenti climatici.
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Regione Liguria: oltre 2 milioni di euro per la prevenzione degli incendi boschivi.
“In arrivo più di 2 milioni di euro per mitigare il rischio incendi boschivi nelle aree interne liguri”. A dirlo è l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria. La misura, approvata dal Comitato Tecnico Aree Interne (CTAI), riguarda le aree interne liguri della programmazione europea 2014-2020 (Valli dell’Antola e Tigullio, Beigua-Sol, Alta Valle Arroscia, Val di Vara) e consente ai Comuni di effettuare manutenzione straordinaria su dighe, invasi preposti all’approvvigionamento idrico e piazzole di atterraggio degli elicotteri; realizzare nuove infrastrutture (come piazzole di atterraggio o invasi di approvvigionamento); intervenire su viali tagliafuoco e viabilità operativa; acquistare attrezzature e forniture di supporto all’attività di prevenzione e gestione delle emergenze.
“La mitigazione del rischio, la prevenzione e la lotta attiva contro gli incendi boschivi sono argomenti che non possiamo in alcun modo sottovalutare, a maggior ragione dopo quello che è accaduto nelle scorse settimane in Liguria – spiega l’assessore – Grazie a questo provvedimento, ognuna delle quattro aree interne liguri avrà un contributo aggiuntivo di circa 550 mila euro per rafforzare la protezione del nostro entroterra dal rischio che l’imprudenza di alcuni, possa mettere a repentaglio la vita di altri, oltreché tramutarsi in un danno economico e ambientale per tutto il nostro territorio”.
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