Quest’anno la Nutristar spegne 25 candeline. Un bel traguardo per un’azienda integratoristica nata a Reggio Emilia a fine secolo scorso, o fine millennio se preferiamo, sull’onda della passione per la nutrizione delle vacche da latte.

Questi 25 anni sono stati caratterizzati da un significativo e progressivo cambio di scenario della zooctenia da latte: meno stalle, sempre più grandi, animali più produttivi, marginalità degli allevatori in continua contrazione.

Dal canto suo, in questo quarto di secolo anche Nutristar si è evoluta ed è cresciuta: da piccola ditta commerciale ad azienda che si occupa di nutrizione dei ruminanti, con oltre 60 tecnici che operano in tutta Italia e che fonda le radici del suo successo su un metodo di approccio tecnico-analitico chiamato Ruminology.

Alcuni avranno pensato che la parola Ruminology ricorda il nome di una setta. Ed in effetti potrebbe anche essere così: ovviamente ci riferiamo ad una “setta” di nutrizionisti con innata passione per l’alimentazione dei ruminanti, affascinati dal complesso e per certi versi ancora sconosciuto sistema digestivo poligastrico. Ci è anche stato fatto notare spesso che è sorprendente che un’azienda mangimistica stia dedicando una gran parte delle sue risorse allo studio della fibra e dei foraggi per massimizzarne l’inclusione nella dieta: per noi invece questo è la base del nostro lavoro.

Nei ruminanti è la fibra che governa il “sistema vacca”, quella componente della dieta che, ricordiamolo, è (o dovrebbe essere) in gran parte autoprodotta e sulla quale viene costruita la razione, e quindi anche il prodotto mangimistico. Lavorare seguendo la naturale fisiologia dell’animale con un approccio basato sulla foraggicoltura è possibile anche per un’azienda che produce mangimi, grazie al metodo Ruminology.

Ruminology è un insieme di strumenti ed analisi che nell’insieme costituiscono l’approccio tecnico di Nutristar negli allevamenti, la risposta al motto “Pesa e misura, mai paura!” .

Si parla e si legge spesso di precision feeding, alimentazione di precisione, inapplicabile senza un metodo di controllo analitico preciso e frequente. I numeri, quelli presenti sui certificati di analisi di diete, foraggi e latte sono informazioni preziose a disposizione del nutrizionista e dell’allevatore per monitorare il proprio lavoro e prendere decisioni che possono essere strategiche sul piano del benessere animale piuttosto che sulla redditività dell’azienda. I numeri permettono di fare scelte oggettive, non dettate dall’emotività.

Qual è l’importanza di avere un metodo proprio?

Sicuramente avere un metodo esclusivo permette di distinguersi sul mercato, dare un servizio unico e non replicabile da altri.

Siamo tutti più o meno consapevoli che lavorare con un metodo aumenta l’efficienza, aiuta a prevenire le criticità e, quando queste si manifestano, aiuta a gestirle in modo ottimale. Nel caso specifico di Ruminology, inoltre, avere un approccio tecnico replicabile da più persone diverse in altrettanti diversi contesti permette di far crescere velocemente anche chi si approccia da poco a questo lavoro. Ruminology ha poi un’importante peculiarità: è un metodo fortemente basato su numeri e dati, che permettono di misurare i fenomeni, monitorare i processi e comparare le situazioni.

Questi numeri provengono da RumiLab, il moderno laboratorio interno di Nutristar, che esegue migliaia di analisi ogni mese e su cui si sono concentrate imponenti risorse finanziarie ed umane.

L’obiettivo ambizioso di Nutristar è affiancare in modo qualificato gli allevatori nella sfida quotidiana di avere mandrie performanti e sane, aziende efficienti e redditizie, proiettate nel futuro.

Perché un’azienda commerciale investe in un laboratorio che non solo fornisce un servizio di  analisi su foraggi, TMR, latte – ad oggi gratuito – ma sviluppa un settore di ricerca e sviluppo con sofisticate strumentazioni per studiare la microbiologia ruminale e le relazioni tra dieta e impatto ambientale?

La risposta più semplice è che siamo curiosi. Ma non basta: abbiamo fede nell’innovazione e nella conoscenza scientifica come elemento trainante per creare nuovi prodotti e fornire soluzioni all’avanguardia ai propri clienti.

Siamo supporter di Ruminantia ed assidui lettori da ormai 10 anni.

Una rubrica su Ruminantia è l’occasione per raccontare cosa fa Nutristar. Come usa le analisi in allevamento. Perché ha deciso di investire risorse importanti in un laboratorio interno. Perché basa l’approccio nutrizionale sulla foraggicoltura. Come “leggere” il latte per avere indicazioni sullo stato sanitario e il benessere di una singola vacca o sull’intera mandria. Quali strategie adottare in questo periodo storico, non propriamente felice per il settore zootecnico, con i costi alimentari, e non solo, in netto aumento.

 

Autori

Flavio Campana, Dott.ssa Caterina Ulgheri e Dott. Martina Dorigo