Alla fine della scorsa settimana, il numero di navi porta container in attesa salpare dai porti ucraini ha raggiunto il record di 120. A riportarlo è il sito Ukraine Business News (UBN).
Da metà settembre, infatti, il tempo che le navi devono trascorrere in attesa dell’ispezione presso il centro di monitoraggio di Istanbul è aumentato a 10-15 giorni, contro i 5-6 giorni nelle prime sei settimane dalla stipula dell’accordo sul grano.
I ritardi hanno portato a chiedere un aumento del numero di ispettori per soddisfare la domanda del gran numero di navi in attesa. L’Ucraina sta cercando di esportare quanto più grano e cereali possibile per fare spazio nei suoi depositi per il nuovo raccolto. Tuttavia, riferisce UBN, la Russia è stata riluttante a inviare ulteriori ispettori per sbloccare la situazione.
Al momento sembrerebbe quindi non essere ancora stata raggiunta un’intesa tra le parti interessate per aumentare il numero delle ispezioni.
E’ di questi giorni anche la notizia della richiesta all’ONU da parte della European Business Association di includere il porto di Mykolaiv nell’accordo sul grano.
Come riferito dalla EBA, il settore agricolo ucraino ha ufficialmente fatto appello alle Nazioni Unite per rafforzare gli sforzi per rinnovare l’accordo sul grano ed ampliarlo fino a includere il porto marittimo di Mykolaiv.
Gli imprenditori ucraini hanno spiegato che la loro richiesta è dovuta alle attuali difficoltà logistiche nei porti di Odessa. Ciò porterà ad una riduzione dei tempi di carico e di inattività delle navi e, quindi, dei costi per gli armatori e gli esportatori di grano. Secondo i calcoli degli analisti, per il completamento con successo di tutte le fasi dell’accordo sul grano, sono necessarie almeno 25 ispezioni delle navi al giorno (attualmente ne vengono eseguite 15).
Gli operatori del mercato temono che molte navi rimarranno bloccate nel Bosforo a causa dell’attuale ritardo nelle ispezioni.
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