Abstract
La riproduzione di musica o suoni naturali negli animali sottoposti alle cure umane si pensa possa avere degli effetti benefici. Un’analisi di diversi articoli pubblicati sull’uso della musica negli animali dimostra una varietà di risultati diversi anche all’interno della stessa specie. Questi risultati misti suggeriscono il valore di adattare la musica ai sistemi sensoriali delle specie coinvolte e della selezione di strutture musicali che possano produrre gli effetti desiderati. In questo studio è fornito un quadro concettuale basato sulla conoscenza combinata del sistema di comunicazione naturale di una specie accoppiato con le strutture musicali note per influenzare in modo differenziale gli stati emotivi, ad esempio, calmare un animale agitato, oppure stimolare un animale letargico. Questo nuovo concetto di “musica animale”, che si basa sulla comprensione della comunicazione animale, consentirà di ottenere degli effetti derivati dalla musica più congrui e specifici. La conoscenza e l’uso appropriato di una musica animal-based sono importanti per la ricerca e per le applicazioni future per migliorare il benessere degli animali che dipendono dalle cure umane.
Introduzione
Coloro che studiano il sistema di comunicazione negli animali hanno sviluppato due modelli principali per comprendere ciò che questi stanno comunicando. Il modello di informazione afferma che gli animali comunicano agli altri individui il loro stato interno o gli eventi che avvengono nel loro ambiente e, quindi, forniscono informazioni preziose per i destinatari. I segnali possono informare gli altri sulle condizioni dell’animale che sta comunicando, su ciò che questo può fare in seguito, o sulla presenza di cibo o potenziali predatori nell’ambiente. Il modello di manipolazione/gestione, al contrario, suggerisce che gli animali usano la comunicazione per manipolare o gestire il comportamento dei destinatari. In questa prospettiva, gli animali comunicatori stanno tentando di modificare o gestire il comportamento dei destinatari a proprio beneficio, ma non necessariamente fornendo informazioni che possano apportare un beneficio al destinatario. Non necessariamente questi modelli si escludono a vicenda, in quanto sia l’informazione che la manipolazione possono essere presenti nel sistema di comunicazione di un organismo. Tuttavia, il modello della manipolazione è stato utilizzato per prevedere le caratteristiche acustiche specifiche che dovrebbero essere efficaci. Così, una serie di brevi sistemi di richiamo rapidi hanno generalmente un effetto di eccitazione, mentre quelli lunghi e tonali hanno un effetto calmante. I richiami dissonanti o rumorosi inducono paura o aggressività, mentre quelli armonici suscitano un comportamento calmo o tendente all’associazione.
Prove evidenti degli effetti che le diverse strutture acustiche hanno sul comportamento animale, influenzandolo, sono state mostrate in studi su come gli esseri umani comunicano con gli organismi che non hanno l’uso della parola, sia animali che neonati. McConnell osservò come gli allevatori comunicassero con i cani da pastore, con i cavalli e con altri animali da lavoro. In molte culture e gruppi linguistici, gli esseri umani usavano rapide note distaccate con un tono crescente per incitare gli animali, lunghe e lente note discendenti per rallentarli o calmarli, e una breve e tagliente nota esplosiva per fermare il movimento di un animale. Allo stesso tempo, Fernald ha mostrato che tipi simili di suoni, incorporati nei contorni prosodici (o musicali) del discorso, sono stati utilizzati dai genitori per comunicare con i bambini di diverse culture con gli stessi risultati (un breve discorso con tono ascendente verso l’alto ha portato ad una maggiore eccitazione, mentre un lungo discorso con tono lentamente discendente ha calmato i bambini, e un forte suono plosivo ha inibito il comportamento). Queste caratteristiche sembrano essere degli induttori uditivi di emozione non solo negli esseri umani, ma anche in altre specie. Dal momento che è improbabile che coloro che si occupano degli animali o i genitori di neonati siano vivendo le emozioni relative a questi suoni emessi, la spiegazione migliore è che stiano cercando di gestire o modificare il comportamento degli animali o dei neonati, sostenendo il modello della gestione/manipolazione della comunicazione.
Molte di queste stesse strutture sono state riscontrate nelle caratteristiche emotive usate nella musica umana: brevi note veloci sono stimolanti, mentre le lunghe note armoniche sono calmanti, la dissonanza induce sentimenti di rabbia o paura e i modelli armonici stimolano dei sentimenti di calma e rilassamento. E’ stato ipotizzato dai musicologi e dai biologi che queste componenti emotive della musica possono essere presenti nelle specie non umane e servono come origine funzionale originale della musica. Studi neuropsicologici sull’attività cerebrale suggeriscono che queste strutture emotive della musica hanno effetti diversi e specifici sulle diverse aree cerebrali associate all’elaborazione di diverse emozioni.
La musica è stata spesso utilizzata dai proprietari di animali domestici e da coloro che sono coinvolti nella gestione della cura degli animali in ambienti di ricerca, parchi zoologici e fattorie. Tuttavia, i risultati degli studi pubblicati sono stati incoerenti in merito agli effetti della musica sugli animali. Quindi, è importante capire le ragioni che stanno dietro questi effetti incoerenti e sondare com maggiore profondità come e quando la musica può essere utilizzata per promuovere il benessere degli animali e quando potrebbe essere dannosa.
Questo studio comincia rivedendo molti degli studi in cui la musica è stata usata nel tentativo di alterare il comportamento o la fisiologia degli animali al fine di tentare una sintesi di ciò che funziona e non funziona. Saranno suggeriti due problemi comuni, l’incapacità di abbinare la musica ai sistemi sensoriali animali e l’essere inconsapevoli che diversi tipi di musica possono portare a diverse reazioni emotive. Saranno poi esaminati alcuni studi che dimostrano l’importanza di considerare ed eliminare questi due problemi. L’articolo si concluderà con alcune idee su come e perché la musica si è evoluta e su come può essere importante nel gestire il nostro comportamento così come quello di altri esseri umani, i nostri animali domestici e gli altri animali che dipendono dagli esseri umani per il loro benessere.
KEYWORDS: musica, comunicazione animale, capacità di percezione, benessere animale, gestione della cura, animali domestici.
L’articolo è Open Access e può essere scaricato gratuitamente qui.
Animal Signals, Music and Emotional Well-Being
Charles T. Snowdon
Department of Psychology, University of Wisconsin, USA
Animals 2021, 11, 2670 – doi.org/10.3390/ani11092670
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