Vi presentiamo il primo articolo di una nuova serie di Ruminantia intitolata “Chiediamolo all’esperto”, che nasce dall’idea di condividere soluzioni molto pratiche su situazioni che quotidianamente si trova ad affrontare chi conduce un’azienda agricola ad indirizzo zootecnico. Per cominciare abbiamo scelto come tema la gestione della bilancia del carro, strumento fondamentale per non vanificare le scelte studiate per una razione bilanciata.
Come qualsiasi preparazione culinaria, anche la razione delle vacche si basa su una ricetta ben precisa con degli ingredienti da inserire nell’esatta quantità che in essa è stabilita.
Partendo da questo presupposto, appare subito evidente quanto sia importante avere la certezza che si stiano inserendo i quantitativi giusti di alimenti, e questo per almeno tre motivi:
- preparare il “piatto” che abbiamo stabilito, affinché siano soddisfatti i fabbisogni nutritivi delle nostre bovine e vengano sostenute le loro produzioni;
- non sprecare alimenti e quindi soldi, considerando il caro prezzo di materie prime e mangimi;
- rispettare le normative cogenti (come il pacchetto igiene da anni ci insegna!).
Ma come possiamo essere sicuri che la bilancia del nostro carro miscelatore stia rilevando il peso giusto?
Lo abbiamo chiesto a Mario Promontorio della New Deal srl, esperto di chiara fama che da più di 30 anni lavora nel settore delle macchine agricole.
La prima cosa che ci viene spiegata è che le celle di carico dispongono generalmente di quattro sensori collegati alla centralina, e che finché è tutto nuovo possiamo stare tranquilli che il peso che leggiamo sul display corrisponda ad un peso reale. Ovviamente però andando avanti nel tempo sia i sensori che la centralina, sottoposti alle sollecitazioni, invecchiano ed hanno necessariamente bisogno di un monitoraggio e di una manutenzione. Quindi cosa possiamo fare?
Sostanzialmente ciò che andrebbe fatto è prevedere con regolarità una calibrazione, ovvero inserire un peso noto e verificare se la bilancia del carro legge correttamente o se è necessario allineare il dato rilevato con quello conosciuto (calibrare appunto).
La cadenza minima con cui effettuare questa operazione è almeno annuale e bisogna utilizzare un peso di almeno 2,5 quintali, ottenibile ad esempio con un carico di 10 sacchetti da 25 kg.
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