Provincia autonoma di Trento: ulteriori 960mila euro per l’insediamento giovani agricoltori. 

Sono 124 i giovani agricoltori trentini con meno di 40 anni che quest’anno riceveranno il “premio” insediamento previsto dal Programma di sviluppo rurale (Psr). Il via libera all’integrazione delle risorse messe a disposizione dell’iniziativa – nell’ambito del settimo bando dell’operazione 6.1.1 – è arrivato ieri dalla Giunta provinciale di Trento, su proposta dell’assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca. I nuovi aiuti all’avvio di imprese per giovani agricoltori hanno un valore complessivo di 960mila euro, messi a disposizione dalla Provincia, che in questo modo ha raggiunto il tetto massimo del fondo a carico del bilancio provinciale. Questo importo si aggiunge ai 4 milioni di euro, cofinanziati dal Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale) e consente di allargare di quasi un quarto la platea di quanti potranno vedersi assegnato il “premio” insediamento.

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Regione Liguria: un milione di euro per la sicurezza sui luoghi di lavoro e deroghe sul PSR.

“Andare al lavoro non deve essere un rischio per nessuno. I 1.221 morti sul lavoro nell’ultimo anno in Italia (dati Inail 2021) sono un segnale di necessità su cui agire senza risparmi. Per questo Regione Liguria ha deciso di attivare un bando sperimentale, che prevede la concessione di un massimo 100 mila euro a domanda per le imprese che investono in salute e sicurezza sul lavoro, oltre il livello minimo previsto dalle normative in materia”. Ad annunciare la nuova misura da un milione di euro predisposta Regione Liguria è l’assessore allo Sviluppo economico, proponente del bando che sarà attivo dal prossimo 27 settembre fino all’11 ottobre sul sistema “Bandi On Line” di Filse (dal 20 settembre in modalità off-line). Possono accedere allo strumento, rientrante nell’azione 3.1.1 del Por Fesr Liguria 2014-2020, le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata che esercitano un’attività economica nei comparti delle costruzioni, della logistica e del manifatturiero. “Questo dev’essere visto come un primo passo per iniziare un percorso concreto di attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro, che mai nessuno prima aveva intrapreso. La nostra intenzione – conclude l’assessore – è quella di costruire un ragionamento d’insieme con tutte le parti rappresentative del territorio, per rafforzarlo poi con la nuova programmazione comunitaria 2021-2027, che contribuisca ad evitare nuovi incidenti”.
L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto nella misura del 50% dell’investimento. Sono ammissibili spese non inferiori ai 40 mila euro e correlate alla finalità di aumentare il livello di salute e sicurezza dei lavoratori in ordine a interventi, quali: opere edili ed impiantistiche; acquisto di macchinari, impianti produttivi ed attrezzature varie; prestazioni consulenziali e/o acquisto di software, brevetti, licenze, know-how strettamente inerenti allo scopo nel limite del 20% dell’investimento complessivo ammissibile.
Per ottenere l’agevolazione gli interventi devono essere conclusi e rendicontati entro il 31 marzo 2023.

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Altro intervento a favore delle aziende agricole è stata l’approvazione in Giunta, su proposta del vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura, della possibilità di presentare domande di variante sui progetti iniziali appartenenti al Programma di Sviluppo Rurale (PSR), messi a dura prova dai forti aumenti dei costi, a seguito del conflitto bellico. Le deroghe sono ammissibili per i beneficiari del PSR che hanno ottenuto la concessione di contributi nel periodo pre-crisi e che si trovano a dover realizzare gli investimenti con costi penalizzanti, rispetto a quelli previsti alcuni mesi fa. “Il provvedimento, che deve garantire la funzionalità dell’investimento, – spiega l’assessore all’Agricoltura- fa seguito all’entrata in vigore del nuovo prezzario di fine giugno ed è una risposta alla crisi che sta danneggiando i bilanci aziendali in agricoltura con costi di forniture in alcuni casi insostenibili. Vista l’impossibilità di concedere ulteriori contributi, perché le risorse allocate sui singoli bandi sono già state tutte assegnate e poiché si approssima la fine del periodo di programmazione, abbiamo cercato di dare delle risposte concrete e stiamo lavorando sulle nuove aperture”.

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Regione Lazio: approvata la delibera che premia il lavoro etico in agricoltura. 

È stata approvata la scorsa settimana dalla Giunta della Regione Lazio, una delibera che prevede all’interno dei futuri bandi della prossima Programmazione Agricola Comunitaria 2023-2027 forme di incentivazione e di premialità per le imprese agricole iscritte alla Rete del lavoro agricolo di qualità o che aderiscono a sistemi di certificazione di responsabilità sociale nella gestione aziendale e interventi a favore dell’imprenditoria agricola femminile.  La delibera, proposta dall’Assessorato all’agricoltura di concerto con l’Assessorato alle politiche del lavoro, nasce dalla necessità di sostenere attività che garantiscano la qualità e la sicurezza del lavoro, attraverso misure che subordinano l’erogazione dei benefici, anche comunitari, al rispetto di principi cardine quali la responsabilità sociale, la certificazione ambientale e della qualità, la parità di genere. Con questo atto d’indirizzo la Regione Lazio prosegue l’impegno per contrastare il fenomeno del lavoro irregolare e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura cosi come stabilito dalla Legge Regionale del 14 agosto n. 18/2019 e per la promozione della parità retributiva tra i sessi, il sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria femminile di qualità nonché per la valorizzazione delle competenze delle donne previsto dalla legge regionale del 10 giugno 2021 N. 7.

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