Quando a febbraio 2020 uscì sulla rivista “Il Salvagente” l’articolo “Ombre sul latte” rimanemmo molto indignati e scrivemmo l’articolo “Il Salvagente prende di mira il latte” di cui raccomandiamo la lettura per meglio capire il contesto.
Non mettemmo in discussione all’epoca i risultati analitici ottenuti in maniera rigorosa e da strumentazioni di ultima generazione, ma i titoli utilizzati dai singoli articoli dell’inchiesta, come “Ombre sul latte”, “Latte macchiato”, il “Frutto avvelenato degli allevamenti intensivi”, etc. E’ vero che il clickbait è una tecnica giornalistica purtroppo diffusa, ma delegare al titolo di un articolo le conclusioni di un’inchiesta condotta in maniera ineccepibile è, secondo noi, fuori luogo, soprattutto quando si parla di un alimento prezioso per la salute umana come il latte.
Nell’inchiesta di febbraio 2020 furono trovate nelle 21 confezioni di latte fresco e UHT analizzate, tracce di sostanze farmacologicamente attive come l’amoxicillina, il desametasone e il meloxicam. Il livello di questi contaminati era ben al di sotto dei limiti di legge (LMR o MLR), e quindi tutti i campioni di latte analizzati erano conformi.
Ad ottobre 2022 Il Salvagente ha prelevato dagli scaffali dei supermercati 25 confezioni di latte utilizzando i seguenti criteri: latti distribuiti su tutto il territorio nazionale, interi, di alta qualità, biologici, microfiltrati e italiani.
Di seguito riportiamo la lista dei prodotti che sono stati inclusi in questa nuova analisi:
- Carrefour original latte fresco intero alta qualità.
- Parmalat Zymil microfiltrato senza lattosio.
- Esselunga latte fresco intero alta qualità.
- Esselunga bio latte microfiltrato intero.
- Ldl latteria latte fresco intero alta qualità.
- Esselunga top latte fresco alta qualità intero prodotto di montagna.
- Eurospin pascoli italiani amo essere biologico latte intero bio
- Conad più tempo microfiltrato intero.
- Carrefour bio intero microfiltrato.
- Carrefour extra latte microfiltrato intero.
- Lidl latteria latte intero bio microfiltrato.
- Lidl milbona latte intero.
- Todis Colle Maggio latte fresco alta qualità
- Coop vivi verde bio microfiltrato.
- Coop latte fresco alta qualità.
- Mila intero latte fieno dell’Alto Adige.
I parametri analizzati sono stati: presenza di molecole farmacologicamente attive (farmaci veterinari), micotossine, igiene, perossidasi e qualità delle proteine.
Vediamo quali sono stati nel dettaglio i risultati dei singoli test.
Molecole farmacologicamente attive: non sono state rilevate, neppure a dosaggi inferiori agli specifici LMR.
Micotossine: sono state ricercate 15 micotossine. Quella che è stata rilevata, nel 40% dei campioni, è la beauvericina, che è una micotossina emergente non regolamentata che ha effetti antibiotici e insetticidi.
Igiene: in tutti i campioni analizzati è stata riscontrata una conta della carica batterica a 30° molto bassa.
Perossidasi: questa famiglia di enzimi è un indicatore dell’ampiezza di trattamenti termici del latte come la pastorizzazione. Più il valore della perossidasi è elevato e migliore è la qualità nutrizionale del latte.
Qualità delle proteine: la determinazione della somma dei 9 (su venti) amminoacidi essenziali non è in alcun modo regolamentata e non esistono valori di riferimento. In questo caso è stato utilizzato questo parametro per avere un’idea del valore biologico del latte.
Negli altri articoli del n° 10/2022 de Il Salvagente, ci ha colpito un box nelle pagine 16 e 17 intitolato “Gas serra, l’avena meglio del vaccino” dove si confronta il latte vaccino con bevande come quella di soia, di riso, di avena e al latte di mandorla, relativamente alle emissioni di CO2 e al consumo d’acqua per produrle.
Il Salvagente riporta dati sulle emissioni di gas climalteranti delle riviste divulgative, e quindi non scientifiche, Konsument e Stiftung Warentest. Secondo queste testate la produzione di CO2 per produrre 1 litro di latte vaccino è di 2.2 kg, mentre per produrre la stessa quantità di bevanda di avena, di riso e di soia vengono emessi, rispettivamente, 0.6, 0.9 e 0.9 kg di anidride carbonica. Utilizzando come fonte Ethical Consumer l’impronta idrica per produrre un litro di bevanda di riso è di 586 litri d’acqua, per il latte di mandorla 371 litri, per il latte vaccino 248 litri d’acqua e uno strano 1.2 litri per la bevanda di soia.
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