Il progetto TechCare al giro di boa del primo anno di attività
TechCare è un progetto di ricerca e innovazione dell’Unione europea Horizon 2020 (grant n. 802050), che coinvolge nove paesi – dalla Scandinavia al Medio Oriente – e 19 partners tra istituti di ricerca e imprese nel campo dell’ICT (Information and Communication Technologies) con l’obiettivo di favorire l’adozione delle tecnologie di precisione negli allevamenti di pecore e capre. Guidato dallo Scotland’s Rural College (SRUC), TechCare è il più grande studio del suo genere per i piccoli ruminanti ed è focalizzato sul miglioramento della gestione del benessere, utilizzando le tecnologie digitali.
Per l’Italia partecipano a TechCare Agris Sardegna e la Ditta ICT “Abinsula”, coinvolti nello sviluppo e valutazione di tecnologie per il monitoraggio del benessere animale e l’European Federation of Animal Science (EAAP, con sede a Roma) che ha un ruolo precipuo nella disseminazione dei risultati del progetto.
TechCare sta entrando nel suo 2° anno, il primo meeting annuale del progetto si è tenuto il 19 ottobre 2021. Ad esso hanno partecipato i delegati della 19 Istituzioni costituenti il consorzio, nonché i membri del Comitato di consulenti (TechCare Advisory Board) di nuova nomina. In totale 54 persone hanno preso parte all’incontro, svoltosi online a causa delle restrizioni in corso legate al Covid19. Il meeting è stata un’ottima occasione per riflettere sul lavoro svolto e sulle attività che il progetto ha portato a termine nel suo primo anno, nonché sui suoi prossimi impegni.
Nello scorso anno TechCare ha fatto progressi importanti. I partners del progetto hanno definito un elenco generale di problemi ed indicatori del benessere di ovini e caprini relativi ai diversi sistemi di produzione e ambienti di allevamento interessati dal progetto. Inoltre hanno elaborato un ampio inventario delle tecnologie applicabili per la zootecnia di precisione (PLF) e degli strumenti digitali che possono o potrebbero essere applicabili alla gestione del benessere dei piccoli ruminanti. Sulla base di queste informazioni, si sono tenute due serie di workshop nazionali in tutti i 9 paesi partner.
La prima serie di workshop è stata finalizzata a raccogliere le opinioni dei portatori di interesse (o stakeholders, ossia allevatori, consulenti tecnici, veterinari etc.) sui problemi di benessere nei sistemi ovini e caprini in tutti i paesi partner. La seconda serie di workshop è stata invece dedicata a raccogliere le opinioni degli stakeholders su tecnologie PLF e strumenti digitali che potrebbero essere utilizzati per produrre sistemi di allerta precoce volti a migliorare la gestione dei problemi di benessere identificati come prioritari.
Da questi workshop è emerso che le principali priorità in materia di benessere nei settori ovino e caprino sono legate a problemi di salute (mastiti, parassitosi gastro-intestinali e zoppie), a fattori ambientali (ad es. condizioni meteorologiche avverse o condizioni di allevamento in stalla inadeguate), problemi nutrizionali (ad es. bassa disponibilità di erba al pascolo, concorrenza tra animali nel consumo dei concentrati etc.) e rischi derivanti da predatori.
Alcuni degli strumenti digitali con il potenziale per produrre allarmi precoci interessanti per gli stakeholders sono: tecnologie di identificazione elettronica a bassa e alta frequenza (esempio, cancelli per il conteggio automatico degli animali), dispositivi di pesatura di animali con riconoscimento automatico del bolo e separazione degli animali in gruppi omogenei, sensori meteo e di qualità dell’aria, lattometri e contatori d’acqua di abbeverata.
La fase successiva del progetto prevede l’attuazione di studi in aziende pilota localizzate in Gran Bretagna, Francia, Norvegia, Italia (Sardegna) ed Israele, riguardanti i principali sistemi di produzione delle pecore da carne e da latte e delle capre da latte. Le aziende pilota utilizzeranno e valuteranno una serie di tecnologie PLF e strumenti digitali in diversi contesti con l’obiettivo di fornire informazioni sufficienti per impostare sistemi di allerta precoce per i problemi di benessere identificati.
I risultati degli studi pilota saranno approfonditi attraverso prove da svolgersi in condizioni più controllate nei centri di ricerca mentre nelle fasi successive del progetto, le soluzioni più promettenti saranno convalidate su larga scala in allevamenti privati. Altri seminari nazionali sono previsti quest’ano per ottenere un feedback sul tipo di dati e informazioni che gli allevatori vorrebbero ricevere dai sistemi di allerta precoce e discutere i risultati degli studi nelle aziende pilota coinvolte nel progetto.
Per chi volesse sapere di più su Techcare
Gli stakeholder sono al centro del progetto quindi, chi fosse interessato a partecipare alle attività di condivisione e disseminazione dei risultati del progetto, può contattare i referenti nazionali:
- Giovanni Molle, Agris Sardegna, referente nazionale progetto Techcare – 079 2842347 gmolle@agrisricerca.it;
- Valeria Giovanetti, Agris Sardegna, facilitatore nazionale progetto Techcare, 079 2842365 vgiovanetti@agrisricerca.it
Gli interessati sono anche invitati a consultare il sito internet ed i canali social:
Website: www.techcare-project.eu
Twitter @TechCareproject
Facebook: @TechCareproject
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/techcare-project
Fonte: Agris Sardegna
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