La produzione di latte e le performance riproduttive sono i motori più importanti della redditività economica delle aziende da latte. Nelle vacche, un’intensa selezione verso l’elevata produzione di latte ha portato ad una selezione indiretta verso la diminuzione della fertilità. In effetti, esiste una forte evidenza dell’esistenza di una base genetica per l’antagonismo tra produzione di latte e performance riproduttive. Ad esempio, sono state riportate correlazioni genetiche positive (svantaggiose) tra intervallo parto-concepimento e produzione di latte a 305 giorni. Da un punto di vista fisiologico, il bilancio energetico negativo che la maggior parte delle vacche da latte ad alta produzione sperimenta durante la fase iniziale della lattazione potrebbe essere associato ad una diminuzione della fertilità. Inoltre, insieme all’aumento della produzione di latte, è aumentato anche il tasso di patologie della sfera riproduttiva e metaboliche.
La ritenzione placentare (RP) è una malattia metabolico-riproduttiva che causa notevoli perdite economiche nell’industria lattiero-casearia. Le membrane fetali dovrebbero essere espulse entro le 8 ore dopo il parto. La definizione diagnostica più comunemente utilizzata di ritenzione placentare è l’assenza di eliminazione delle membrane fetali nelle 24 ore (o successive) dopo il parto. La frequenza dell’incidenza della RP varia tra i paesi, dal 4% al 18%. La RP viene considerata un aspetto importante dal punto di vista economico negli allevamenti da latte, perché oltre ai costi di trattamento (cioè il costo diretto), è associata alla diminuzione delle performance di produzione.
La RP ha anche un significativo effetto negativo sulla produzione di latte, specialmente all’inizio della lattazione. Kossaibati e Esslemont (1997) hanno stimato i costi diretti (di 96.34 €, ~112.72 $ US) e i costi complessivi (di 346.24 €, ~ 405.1$ US) per un caso di RP. In media, è stata stimata una riduzione del 7% nella produzione di latte di 305 giorni per le vacche con RP. Invece, Martin et al. (1986) hanno riportato che la produzione di latte non veniva influenzata dal verificarsi della RP. La RP è considerata un fattore di rischio diretto per le patologie della sfera riproduttiva e i disordini metabolici nel post-parto e può influenzare le performance riproduttive delle vacche da latte nei parti successivi. È stato ben documentato che nei bovini da latte l’insorgenza della RP allunga significativamente il periodo che intercorre tra il parto e l’estro successivo, l’insorgenza dei calori, l’intervallo parto-concepimento e aumenta il numero di inseminazioni per concepimento. Sebbene diversi studi abbiano riportato le conseguenze dannose della RP sulla produzione e sulla riproduzione degli animali, devono ancora essere sviluppati modelli appropriati per l’analisi dei tratti riproduttivi. È importante tenere in considerazione che la maggior parte dei tratti riproduttivi non è distribuita normalmente.
Pertanto, per stimare l’effetto di malattie (come la RP) sulla produzione di latte e sulle performance riproduttive, dovrebbero essere utilizzati modelli adeguati, invece di semplici modelli lineari. Di conseguenza, le perdite economiche dovute alle malattie nelle vacche da latte potrebbero essere stimate con maggiore precisione. Inoltre, per calcolare l’effetto negativo delle malattie sulla performance economica delle vacche da latte, i modelli utilizzati per valutare le vacche multipare dovrebbero essere diversi da quelli utilizzati per le vacche primipare. Pertanto, gli obiettivi del presente studio erano di analizzare le conseguenze della RP sulla produzione di latte e sulle performance riproduttive delle vacche da latte utilizzando modelli appropriati e di valutare le perdite economiche dovute alla RP negli allevamenti da latte iraniani.
La ritenzione placentare (RP) è un importante disturbo della sfera riproduttiva che influenza negativamente le performance economiche delle vacche da latte. Comprendere le ripercussioni e le perdite economiche associate alla RP può convincere gli allevatori a tenerle in considerazione in modo più effettivo al momento delle loro decisioni gestionali. Quindi, gli obiettivi di questa ricerca erano di valutare l’effetto della RP su aspetti della produzione e della riproduzione, nonché le perdite economiche in vacche Frisone iraniane. I dati sono stati raccolti da nove allevamenti di vacche da latte Frisone nella provincia di Isfahan in Iran. Il set di dati finali comprendeva 139.508 registrazioni provenienti da 58.086 vacche che avevano partorito tra marzo 2011 e dicembre 2018. È stato sviluppato un modello misto lineare per valutare l’effetto della RP sulle performance delle singole vacche primipare e multipare.
Infine, sono state stimate le perdite economiche associate alla PR. L’incidenza media della RP per vacca in un anno è stata del 12.3% (range 9.0 e 15.4%). Ogni incidenza di RP riduceva significativamente la produzione di latte, di grasso e di proteine nelle vacche primipare e multipare (P <0.05). L’effetto negativo della RP sulla produzione di latte era molto più elevato nelle vacche in fase iniziale della lattazione (cioè il gruppo in lattazione di 100 giorni) rispetto al gruppo delle vacche a metà o in tarda lattazione. Le perdite di produzione stimate (± deviazione standard) dovute all’evento RP sono state di 282.1 ± 43.0 e di 295.7 ± 40.8 kg per vacca per un periodo di lattazione di 305 giorni nelle vacche primipare e multipare, rispettivamente. Tuttavia, le performance di fertilità sono risultate essere meno influenzate dalla RP nelle vacche primipare rispetto alle vacche multipare. La media dell’intervallo parto-concepimento è aumentata di 8.3 ± 5.3 e di 19.8 ± 7.1 giorni, rispettivamente nelle vacche primipare e multipare. Le perdite finanziarie associate alla RP erano in media di 350.4 $ US e di 481.2 $ US per incidenza nelle vacche primipare e multipare, rispettivamente, e variavano da 311.9 $ US a 456.2 $ US a seconda del numero dei parti (primipare o multipare) e della gestione della mandria. Le perdite finanziarie maggiori dovute alla RP sono state associate alla diminuzione della produzione di latte (38.5% della perdita totale) e la diminuzione della fertilità (28,5% della perdita totale) ha dato il contributo più alto nelle vacche primipare e multipare, rispettivamente. I risultati della ricerca evidenziano l’importanza economica di una migliore gestione del parto per diminuire l’incidenza di RP nelle vacche da latte.
Il presente articolo è una sinossi della ricerca Assessing the consequences and economic impact of retained placenta in Holstein dairy cattle, Abolfazl Mahnani, Ali Sadeghi-Sefidmazgi*, Saeid Ansari-Mahyari, Gholam-Reza Ghorbani
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