Dopo il Nutri-Score e il più recente Eco-Score, in Francia è stato sviluppato un nuovo sistema di etichettatura chiamato Planet-Score. Questo nuovo sistema si basa sulla metodologia LCA ma tiene conto anche dell’uso di pesticidi, dell’impatto sul clima e sulla biodiversità, e del benessere animale.

L’attenzione dei consumatori all’impatto ambientale dei prodotti alimentari che acquistano è in forte crescita. Per fornirgli maggiori informazioni e strumenti per effettuare scelte più consapevoli, già a gennaio in Francia l’Inziativa ECO2, sostenuta da diversi attori del digitale, della distribuzione e della ristorazione (Yuka, Open Food Facts, Scan Up, La Fourche, Foodchéri, Seazon, FrigoMagic e Marmiton), aveva creato Eco-Score, un sistema di etichettatura Front-of-Pack che permette di classificare i prodotti alimentari in base al loro impatto ambientale.

Sempre dalla Francia è arrivata in questi giorni una nuova proposta per un sistema di etichettatura volontaria relativa all’impatto ambientale dei prodotti alimentari, che però tiene in considerazione anche l’uso di pesticidi, l’impatto sul clima e sulla biodiversità, e il benessere animale.

Planet-Score è stato proposto dall’Institut de l’agriculture et de l’alimentation biologiques (ITAB), un ente di ricerca applicata che mira a generare e condividere conoscenze per migliorare la produzione e la lavorazione biologica; Sayari, studio di progettazione che sviluppa metriche ambientali nel campo del Food; e Very Good Future, che si occupa di analisi di impatto, con particolare attenzione agli studi sui consumatori e alle scienze comportamentali al fine di massimizzare gli effetti prodotti sui cambiamenti comportamentali.

In applicazione della legge sulla lotta allo spreco alimentare e sull’economia circolare, il Governo francese ha avviato una sperimentazione di 18 mesi per definire, entro la fine del 2021, un’etichettatura ambientale per i prodotti alimentari. Questa nuova proposta risponde quindi alla call for projects lanciata lo scorso anno dalla Ecological Transition Agency (ADEME) e il Ministero dell’Ecologia francese.

Planet-Score si basa sul Life Cycle Assessment (LCA), strumento utilizzato per analizzare l’impatto ambientale di un prodotto, di un’attività o di un processo lungo tutte le fasi del ciclo di vita, a partire dall’acquisizione delle materie prime sino alla gestione al termine della vita utile, includendo le fasi di fabbricazione, distribuzione e utilizzo. In aggiunta a questo, sono stati integrati una serie di indicatori aggiuntivi relativi ad elementi che secondo i creatori di questo nuovo sistema non sono sufficientemente presi in considerazione nel metodo LCA (pesticidi, clima, biodiversità e benessere animale).

Nella creazione del Planet-Score sono quindi stati incorporati i recenti progressi scientifici sull’impatto dei pesticidi sulla salute e sull’ambiente, sulla presenza di residui nei prodotti alimentari. Sono stati inoltre inclusi gli impatti di differenti pratiche agricole sul clima e sulla biodiversità (compreso lo stoccaggio del carbonio nel suolo), e i diversi metodi di allevamento, che hanno, secondo gli ideatori della proposta, un impatto sull’ambiente differenziato.

Le informazioni sono fornite ai consumatori in un formato composito, con la visualizzazione di quattro indicatori oltre ad un punteggio aggregato.

Gli studi qualitativi effettuati nei negozi, nei marchi biologici e convenzionali, e lo studio quantitativo effettuato su un campione di 1000 persone rappresentative della popolazione francese hanno dimostrato che questo formato soddisfa le aspettative di trasparenza e informazione su criteri chiave per consumatori e che di conseguenza ha attivato leve potenti in termini di cambiamenti comportamentali, di gran lunga superiori a quelle di un singolo punteggio ambientale.

La nostra proposta è un primo passo. – si legge sul sito dell’ITAB – Siamo aperti allo scambio e al confronto con l’intera comunità scientifica, francese e internazionale, per svilupparla in modo da riflettere al meglio la gamma di questioni ambientali per una transizione alimentare sostenibile. Consideriamo il Planet-score una formidabile leva per guidare l’intero ecosistema, composto da produttori/agricoltori, trasformatori e distributori, verso approcci più virtuosi.