Intervistando Luciano Galimberti, il presidente dell’Associazione per il Disegno Industriale (ADI), sembrerebbe che i designer c’entrino eccome con gli allevamenti, e forse andrebbero coinvolti ancora di più.
Mi ha colpito molto apprendere che Israele ha portato all’edizione 2021 sull’architettura della Biennale di Venezia la sua tipologia di allevamento per bovine da latte chiamata compost barn. Ne sono rimasto colpito ma non stupito, perché produrre latte in questo paese è molto complicato, ma gli israeliani hanno gestito e vinto questa sfida sia per dare alla popolazione un cibo prezioso come il latte ma anche per dimostrare di eccellere nel produrre e non solo nel commerciare.
Pertanto, le stalle possono assumere un carico altamente simbolico, oltre a quello di produrre alimenti per l’uomo, e questo sembra essere il futuro degli allevamenti che sono stanchi di produrre latte commodity.
Luciano Galimberti ha una grande esperienza nel design industriale, per cui è nella natura del suo lavoro abbinare la bellezza alla funzionalità, che è proprio quello che probabilmente serve per rendere i nostri allevamenti sempre più funzionali e gradevoli agli occhi dell’opinione pubblica. Pur tuttavia ha voluto più volte sottolineare come non si stia partendo proprio da zero perché il nostro settore, secondo Galimberti, fa già design ma in maniera inconsapevole. Mi racconta Galimberti che l’idea che i designer dovessero in qualche modo occuparsi di cibo ha trovato l’apice della sua consapevolezza durante EXPO 2015, che aveva scelto lo slogan “nutrire il pianeta, energia per la vita”. E’ stata di stimolo anche l’Esposizione Universale di Milano che ha addirittura prodotto il Manifesto del Food Design.
Questa premessa è una doverosa introduzione alla videointervista fatta a Luciano Galimberti, ma ci serve anche per ricordare il bando di concorso “Arredo per vacche e amici“ organizzato dall’associazione “Arte da Mangiare”, con la partecipazione di Cremonafiere, ADI e Ruminantia. Di stimolo a chi vorrà partecipare al concorso, è il fatto che da questa edizione (2022) l’evento di Arte da Mangiare è associato con il prestigioso premio Compasso d’oro Istituito da ADI nel 1954, che è considerato il più antico, ma soprattutto il più autorevole, premio mondiale di design.
Maggiori informazioni sul bando di concorso “Arredo per vacche e amici” sono disponibili qui. Per il resto, vi lasciamo alla videointervista!
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