In vista delle prossime elezioni, abbiamo ritenuto utile presentare le varie proposte dei principali partiti in materia di agricoltura e sostenibilità. 

Partito Democratico (PD)

Le tre A: agricoltura, alimentazione, ambiente

Orgogliosi e consapevoli della nostra unicità, del patrimonio di biodiversità unico al mondo che fa dell’Italia la patria della dieta mediterranea e il primo paese europeo per prodotti di qualità Dop e Igp. Ci muoviamo nel solco degli obiettivi sostenibili 2030 delle Nazioni unite e dell’accordo di Parigi.

  • Per l’Agricoltura: tutelando ancora il reddito degli agricoltori, dei pescatori, dei produttori a partire dalla formazione dei prezzi e sull’equa distribuzione del valore nelle filiere, per garantire la dignità di chi produce e favorire la qualità nel lavoro agricolo. Incentivando la qualità, la multifunzionalità e una migliore organizzazione dei produttori, attraverso accordi di filiera, reti e distretti, soprattutto
    Più lavoro. E più qualità del lavoro.
  • Nelle aree rurali interne: scegliendo la massima informazione al consumatore con l’origine trasparente su tutti i prodotti agroalimentari. Puntando sul ricambio generazionale, sui giovani, attraverso il potenziamento di strumenti concreti come i mutui a tasso zero e una corsia preferenziale per riportare all’agricoltura terre pubbliche. Proseguendo con determinazione sulla strada della semplificazione e della lotta alla burocrazia.

Il nostro è anche un paese trasformatore con una grande industria agroalimentare, che ha bisogno di un’agricoltura più moderna e competitiva: tra settore primario e industria alimentare occorre uscire da logiche di contrapposizione per sviluppare filiere integrate e collaborative, capaci di dare maggiore garanzia su qualità dei prodotti, migliore accesso ai mercati di sbocco, maggiore tracciabilità al sevizio della sicurezza alimentare e forte trasparenza nella formazione dei prezzi.

M5S

Dalla parte degli agricoltori

L’agroalimentare è un’eccellenza italiana per il made in Italy e la difesa della nostra tradizione potenziamento del piano transizione 4.0 per spingere ulteriormente gli investimenti del settore agricolo. Per questo proponiamo:

  • cedibilità dei crediti fiscali per gli agricoltori che investono, nella scia del modello del superbonus;
  • estensione della cedibilità  dei crediti fiscali a transizione 4.0;
  • ricorso alle tecnologie satellitari per l’utilizzo razionale di acqua e fertilizzanti;
  • incentivi per il ricambio generazionale con investimenti dedicati a giovani agricoltori;
  • no al sistema di etichettatura dei prodotti alimentari “nutriscore” e promozione del meccanismo alternativo denominato “nutrinform battery”;
  • etichettatura e valorizzazione dei prodotti DOP e IGP: incentivazione della filiera corta.

LEGA 

La Tutela dell’agricoltura Italiana come obiettivo 

L’azienda agricola italiana, e il ventaglio delle sue attività, sono cambiate molto nel corso degli ultimi anni. Grandi ristrutturazioni e una vera riorganizzazione del settore hanno modificato la platea degli operatori agricoli; le aziende sono la metà di quanto non fossero nell’anno 2000 e le superfici agricole utilizzate sono passate da 5,1 a 11,1 ettari medi per azienda; un agricoltore, quindi, sempre più professionale e “strutturato”, cui dare risposte e riconoscere il ruolo fondamentale che ha esercitato e ancora oggi esercita per le comunità rurali del nostro Paese.

Per questo, nel confronto aperto e costruttivo in sede comunitaria, dobbiamo impegnarci:

• nella difesa del budget riservato alla promozione dell’agroalimentare sui mercati dei Paesi terzi
• nella richiesta di tutelare il mercato europeo dalle importazioni che non rispettano uguali standard produttivi e di rispetto dei diritti del lavoro
• nel vigile controllo sulla sottoscrizione da parte dell’Ue di accordi commerciali di libero scambio, affinché non aprano le porte del mercato unico a settori agricoli di Paesi terzi naturalmente competitivi per la loro poca ambizione verso standard produttivi analoghi a quelli europei inoltre, l’agricoltura italiana sarà chiamata, all’interno della prossima Politica Agricola Comune 2023-2027 e nel quadro della strategia Farm to Fork, a fare la propria parte per raggiungere gli obiettivi del “Green Deal” europeo in tema di sostenibilità e di lotta ai cambiamenti climatici.

Fratelli D’Italia 

L’Agricoltura: la nostra storia, il nostro futuro

Fratelli D’Italia, propone:

  • Promozione di una Politica Agricola Comune e di un piano strategico nazionale, capaci di rispondere alle esigenze di oggi, per uno sviluppo che coniughi indipendenza e sostenibilità ambientale ed economica
  • Salvaguardia del comparto agroalimentare, lotta al nutri-score e all’italian sounding
  • Tutela delle specificità e delle eccellenze agricole italiane e loro promozione sui mercati esteri
  • Rifinanziamento della misura “Più Impresa” a favore dei giovani agricoltori e dell’imprenditoria femminile
  • Innalzamento dei massimali degli aiuti in regime de minimis per le imprese agricole, allineandoli a quanto previsto negli altri settori economici
  • Promozione di una filiera italiana per l’innovazione in agricoltura
  • Rafforzamento degli strumenti di garanzia sui finanziamenti a favore delle imprese agricole, degli allevamenti e della pesca
  • Potenziamento degli strumenti di contrasto al caporalato e al lavoro irregolare
  • Riconoscimento e valorizzazione delle piccole produzioni locali di qualità
  • Interventi di contrasto al fenomeno della proliferazione della fauna selvatica e alla diffusione delle epidemie animali
  • Interventi per un “piano nazionale invasi” per l’irrigazione agricola