E’ stato pubblicato di recente sul sito del Mipaaf il Decreto che stabilisce i criteri di ripartizione del “Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati”, che ha una dotazione di 1 milione di euro per l’anno 2022.  

Con la Legge di Bilancio per l’anno 2022 (Legge 30 dicembre 2021, n. 234), ed in particolare con l’articolo 1 comma 827, è stato istituito il “Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati” per favorire la transizione ecologica nel settore della ristorazione. In seguito, con il decreto del Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana serie generale n 168 del 20/07/2022 sono stati definiti i criteri per accedere al fondo e le modalità di ripartizione delle risorse.

In particolare, le risorse stanziate per il fondo saranno utilizzate per il perseguimento di interventi, sul territorio nazionale, che hanno l’obiettivo di:

  • sostenere e incrementare l’offerta, nel settore della ristorazione, di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici;
  • migliorare la conoscenza dei prodotti alimentari tipici nelle Regioni di riferimento, nonché dei prodotti ad indicazione geografica e biologici;

Le risorse da assegnare nel quadro dell’applicazione del decreto sono concesse a fondo perduto e ammontano ad 1 milione di euro per l’annualità 2022.

Chi può beneficiare dei contributi

Possono presentare domanda per le agevolazioni i seguenti soggetti:

  • imprese di ristorazione con somministrazione di pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
  • imprese ricettive, inclusi gli agriturismi, con attività di somministrazione pasti rientranti nella tradizione culinaria regionale e nazionale;
  • pubblici esercizi, ivi incluse scuole ed ospedali, con attività di somministrazione.

Le imprese appartenenti a queste categorie possono presentare istanza di agevolazione direttamente o conferire mandato ad Associazioni di cuochi e ristoratori costituite nei modi di legge.

I requisiti necessari

Per risultare ammissibili ai contributi, alla data di presentazione della domanda, i soggetti menzionati al paragrafo precedente devono:

  • somministrare prodotti alimentari tipici provenienti dalla Regione dove è ubicato l’esercizio o, in caso di necessità, da Regioni limitrofe, nonché di prodotti ad indicazione geografica e biologici;
  • promuovere la conoscenza da parte dei consumatori della storia e della cultura enogastronomica di ciascuna Regione e Provincia autonoma, di cui sono espressione i prodotti agricoli tradizionali.

Alla data di presentazione della domanda, l’utilizzo di prodotti alimentari tipici, ad indicazione geografica e biologici deve essere adeguatamente pubblicizzato nell’ambito dell’offerta commerciale di ciascun esercizio, in modo da favorire la conoscenza dei consumatori dei prodotti alimentari tipici di ogni Regione italiana.

Ripartizione del fondo

Il Fondo per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e certificati è ripartito su base regionale, assegnando a ciascun territorio regionale una percentuale dello stesso che dipende dal numero di produzioni alimentari tipiche e dal numero di denominazioni protette.

L’ammontare individuato per ciascun territorio regionale sarà poi ripartito in parti uguali tra i soggetti di ciascun territorio che hanno presentato domanda e che sono stati ritenuti ammissibili e in possesso dei requisiti previsti.

Le modalità attuative

Al momento non è ancora possibile presentare le domande; sono infatti stati stabiliti solo i criteri di ripartizione. Per l’attuazione bisognerà attendere l’emanazione del provvedimento del “Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare della pesca e dell’ippica” – Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica” entro 60 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del presente decreto.

In particolare, il provvedimento attuativo dovrà individuare, svolta la ricognizione del numero delle menzionate produzioni e denominazioni, il metodo applicativo di ripartizione del fondo e procedere all’individuazione dell’ammontare assegnato a ciascun territorio regionale, definire le modalità procedurali di richiesta del beneficio e stabilire le modalità di verifica dei requisiti di ammissibilità.

Il testo del Decreto è disponibile integralmente qui.