Il 6 agosto 2022 nell’Azienda Agricola Giacomino Oliviero di Sommariva del Bosco in provincia di Cuneo sono morti improvvisamente e nel giro di pochissimo tempo 50 bovini di razza Piemontese per un’avvelenamento da durrina, un alcaloide cianogentico contenuto nelle piante molto giovani di sorgo, soprattutto se queste sono soggette ad un grave stress idrico (leggi anche “Conclusa la diagnosi sulla causa della strage dei bovini in Piemonte“). Questa possibilità è ben nota ai veterinari buiatri e ed ai nutrizionisti, ma la coincidenza con la siccità e la vorace ingestione degli animali hanno decisamente aggravato questo episodio.
A distanza di pochi giorni altre due richieste d’intervento sono arrivate al Dott. Stefano Giantin, dirigente veterinario della sezione di Cuneo dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, e al collega libero professionista Giovanni Topi.
I due nuovi casi si sono verificati nel saluzzese e a Bra.
Nel primo caso, localizzato nel saluzzese, il veterinario ASL Dr. Francesco Barberis ha dato l’allarme dopo che una decina di vacche di un noto allevamento familiare della zona erano cadute a terra dopo aver ingerito dell’erba tagliata in un campo attiguo. Le erbe di sfalcio verde erano morfologicamente molto simili al sorgo, tanto che nella zona sono chiamate sorgo selvatico.
Un caso analogo si è verificato a Bra, dove nell’azienda di bovine piemontesi appena fuori il centro abitato si è verificato quanto descritto negli altri episodi con una perdita di 4 animali.
Sono intervenuti numerosi colleghi, tra cui la giovane Dott.ssa Avedano, il Dr. Teobaldi, il Dr. Mascarello ed il Dr. Malerba, coordinati dal Dr. Topi e dal Dr. Giantin, che ha poi provveduto alla necroscopia degli animali venuti a morte.
Le lesioni riscontrate sono sempre le stesse, con quel tipico odore dolciastro che il cianuro emana.
Per evitare che episodi come questi si ripetano ancora, anche in territori diversi dal Piemonte, è bene fare attenzione a non far pascolare e a non somministrare erba contenente sorgo giovane.
La sintomatologia esibita dagli animali è collegata alla “fame d’aria”, ossia all’asfissia dovuta dal fatto che il cianuro impedisce il rilascio di ossigeno ai tessuti da parte dell’emoglobina. Si osserveranno quindi asfissia, convulsioni, trisma, paralisi, e poi coma e morte, che può avvenire in pochissimo tempo.
Una volta osservata questa sintomatologia concomitante all’ingestione di erba, da pascolo o sfalciata, contenete sorgo in fase giovanile è importante contattare immediatamente il veterinario aziendale il quale attiverà le strutture sanitarie competenti per l’accertamento diagnostico e appronterà la dovuta terapia, in genere basata sulla somministrazione di tiosolfato di sodio per via parenterale e orale. Importante è bagnare e girare i bovini in attesa dei soccorsi che, se praticati in tempi rapidi, possono salvare molti animali.
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